Errori APE: generatore e combustibili

Per redigere un Attestato di Prestazione Energetica (APE) bisogna evitare gli errori legati al generatore e ai combustibili. A tal proposito è necessario modellare correttamente l’involucro ed il sistema impiantistico con tutti i suoi sottosistemi: generazione, distribuzione, emissione, regolazione ed accumulo. Dopo le precedenti due puntate, sugli errori più diffusi nella modellazione di involucro ed impianti, ora ci soffermeremo alla compilazione dei dati inerenti il generatore ed i combustibili fossili con cui è alimentato.

Errori APE: generatore e combustibili
Errori APE: generatore e combustibili

Errori APE: modellare con attenzione e scrupolo

Per redigere una qualsiasi pratica energetica, sia essa un Attestato di Prestazione Energetica (APE), una relazione di progetto ex L.10/91 o una Diagnosi Energetica, bisogna eseguire una corretta modellazione energetica dell’edificio. Bisogna anche inserire attentamente tutti i dati inerenti l’involucro, gli impianti e l’eventuale dotazione in termini di autoproduzione energetica rinnovabile.
Solo negli edifici non residenziali andranno inseriti anche i dati relativi al fabbisogno di ascensori e/o scale mobili eventualmente presenti e quelli relativi all’illuminazione.

Impianto e sottosistemi

Una delle parti notoriamente più spinose riguarda proprio la modellazione impiantistica. Nello specifico generatore e fonti energetiche – in questo caso i combustibili fossili – vanno trattati con particolari attenzioni.
Ricordo che i sottosistemi impiantistici principali sono: generazione, distribuzione ed emissione, a cui si aggiungono quelli di regolazione e l’eventuale accumulo.

Errori APE: generatore e combustibili
- Figura 1
Schema grafico della norma UNI TS 11300 - Parte 2, riscaldamento e sottosistemi impiantistici
(image credit: www.ediliziaenergetica.it)
Errori APE: generatore e combustibili – Figura 1
Schema grafico della norma UNI TS 11300 – Parte 2, riscaldamento e sottosistemi impiantistici
(image credit: www.ediliziaenergetica.it)

Errori APE: generatore e combustibili – gli sbagli più diffusi

Dalle verifiche effettuate dagli enti preposti risulta che la maggior parte degli errori riguarda:

  1. Ubicazione del generatore;
  2. Modalità di funzionamento della fiamma;
  3. Potenza nominale o di generazione per
    3.1 – Generatore a condensazione;
    3.2 – Generatore con bruciatore sostituito;
    3.3 – Generatore modulante.

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Errori APE: generatore e combustibili – 1. Ubicazione del generatore

Nella UNI TS 11300 – Parte 2, la procedura di calcolo prevede che i generatori abbiano un fattore di recupero (fR,W,g) ed un fattore di riduzione della temperatura (bgn) espressi in funzione della temperatura interna del locale in cui è installato il generatore (Oa,gn).

I due errori più comuni sono relativi all’ubicazione del generatore in caso di impianto autonomo in cui esso:

  • è installato all’interno dell’U.I. ed il Certificatore dichiara che è ubicato all’esterno (o viceversa);
  • è installato all’interno del subalterno ma in un locale tecnico dedicato agli impianti. Non è climatizzato né climatizzabile ed il Certificatore dichiara che è ubicato entro lo spazio riscaldato.

Il generatore: all’interno, all’aperto o in locale non riscaldato

Bisogna quindi tenere bene a mente che il generatore si considera:

  • installato all’interno di locale riscaldato se è in bagno o in cucina o in un qualsiasi ambiente climatizzato (riscaldato/raffrescato) dell’U.I.;
  • installato in locale non riscaldato/raffrescato se è in cantina o in un locale tecnico adiacente all’U.I. Si tratta in sostanza di uno spazio chiuso non climatizzato;
  • collocato all’aperto se non ci sono elementi di involucro a separarlo dall’esterno.

Attenzione al caso particolare in cui il locale, ove fosse ubicato il generatore, non risultasse adiacente ad una zona a temperatura controllata dell’U.I. oggetto di APE. Solo in questo caso è necessario selezionare la voce di ubicazione “all’aperto”. Questo perché il generatore è posto in un locale tecnico a temperatura non controllata e le perdite al mantello potrebbero considerarsi parzialmente recuperabili solo se tale locale risultasse adiacente ad una zona a temperatura controllata.

Errori APE: generatore e combustibili – 2. Modalità di funzionamento della fiamma

Gli errori riscontrati in fase di accertamento sono preponderantemente dovuti:

  • a) all’inserimento delle potenze relative al generatore riportato sulla relazione ex L.10/91 che non corrisponde con il generatore effettivamente installato;
  • b) all’utilizzo della potenza termica utile in caso di metodo di calcolo analitico del generatore;
  • c) all’utilizzo della potenza termica al focolare in caso di metodo di calcolo tabellare o a rendimenti precalcolati del generatore;
  • d) all’inserimento del medesimo valore per il servizio di riscaldamento e quello di ACS a causa della mancata presa visione, da parte del Certificatore, dei dati tecnici dichiarati dal produttore sulla STP;
  • e) all’inserimento dei dati del generatore a cui è stato sostituito il bruciatore, avente potenze e/o caratteristiche diverse rispetto al generatore su cui è stato applicato.

a) Considerare sempre lo stato di fatto

Come già riportato nel paragrafo precedente va evitato l’errore di inserire i dati del generatore previsto dal progetto invece di quelli del generatore effettivamente installato e rilevato dal Soggetto Certificatore durante la visita ispettiva in loco.
Solo se la L.10/91 fosse asseverata dal DL il Certificatore può inserire i dati direttamente dalla Relazione. Questo dopo una semplice e rapida verifica della targhetta d’impianto che va comunque fatta in ogni caso.

b) e c) Calcolo analitico o calcolo tabellare: quale potenza utilizzare?

In caso di inserimento del gruppo di generazione con metodo “Generatori a combustione metodo tabellare” detto altrimenti “Generatori a combustione rendimenti precalcolati” è necessario utilizzare la potenza termica utile nominale del generatore.
In caso di inserimento del gruppo di generazione con metodo “Generatori a combustione metodo analitico” è necessario utilizzare la potenza termica nominale al focolare del generatore.

Errori APE: generatore e combustibili
Errori APE: generatore e combustibili – Figura 2
I metodi di calcolo adottati e la potenza termica nominale da inserire

d) Potenze termiche distinte per riscaldamento ed ACS

In presenza di generatore combinato ove quindi i valori dichiarati dal produttore fossero differenziati per il servizio di riscaldamento ed ACS, il Soggetto Certificatore dovrà effettuare il calcolo, inserendo i valori specifici dichiarati sia per la parte di riscaldamento sia per la produzione di acqua calda. Sembra scontato da ribadirsi, ma gran parte delle pratiche esaminate utilizzavano, per entrambi i servizi, il valore relativo al solo riscaldamento, rendendo errato l’attestato prodotto.

e) Attenzione al bruciatore! (parte II)

Come già visto nel paragrafo precedente al punto c), in presenza di un generatore monostadio sul quale – ad esempio – fosse stato applicato un bruciatore multistadio o modulante, il Soggetto Certificatore dovrà quindi configurare il generatore come multistadio o modulante. Pertanto va sempre verificato, oltre al modello di generatore, se e quale sia l’eventuale bruciatore ad esso associato, verificandone le caratteristiche dalla STP prodotta dall’azienda produttrice.

Errori APE: generatore e combustibili – 3.1/2/3 Casi particolari

3.1 Generatore a condensazione
Se inserito con metodo tabellare è necessario utilizzare le potenze termiche utili. Pertanto per tale generatore è necessario inserire i dati di potenze e rendimenti riferiti alla temperatura a condensazione (50°C – 30°C) a prescindere dall’effettivo funzionamento.

Se inserito con metodo analitico è necessario utilizzare le potenze termiche al focolare che prescindono dalla temperatura di funzionamento. Nella scheda tecnica spesso sono riportate senza definizione di temperatura o “ad alta temperatura”.
I rendimenti devono comunque sempre essere riferiti al funzionamento in condensazione.

3.2 Generatore con bruciatore sostituito
In caso di sostituzione del bruciatore si considerano le potenze del bruciatore applicato, verificando anche le proprietà della caldaia su cui è stato applicato.
Le potenze del bruciatore dovranno infatti essere comprese nel range di potenza della caldaia.

Errori APE: generatore e combustibili - Figura 3
N°2 esempi pratici di bruciatore abbinato a caldaia mono e bi stadio
Errori APE: generatore e combustibili – Figura 3
N°2 esempi pratici di bruciatore abbinato a caldaia mono e bi stadio

3.3 Generatore modulante
Per quanto riguarda il dato di potenza minima del generatore modulante, se non fosse presente alcun riferimento in STP, è necessario utilizzare il Prospetto 11.XXV della UNI TS 11300 – Parte 2. Essa è infatti un dato normalmente fornito dal produttore e solo in assenza di tale valore è possibile ricorrere a quelli riportati al prospetto sopracitato.

Infine, si ricorda che il dato di potenza termica ridotta al 30% non è utilizzabile in presenza di bruciatore di combustibile liquido.

Figura 4
Il Prospetto 11.XXV della norma UNI TS 11300 - Parte 2, potenza minima del generatore modulante in assenza di scheda tecnica
Errori APE: generatore combustibili
Errori APE: generatore e combustibili – Figura 4
Il Prospetto 11.XXV della norma UNI TS 11300 – Parte 2, potenza minima del generatore modulante in assenza di scheda tecnica
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Approfondimenti utili sull’APE:

Hai ancora dubbi o domande sulla redazione dell’APE? Leggi questo articolo sulle domande e risposte alla Certificazione energetica APE.

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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