Nel paragrafo 7.2.5 delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018, si asserisce che
Sia per CD“A” sia per CD“B” il dimensionamento delle strutture di fondazione e la verifica di sicurezza del complesso fondazione-terreno devono essere eseguiti assumendo come azione in fondazione, trasmessa dagli elementi soprastanti, una tra le seguenti:
- quella derivante dall’analisi strutturale eseguita ipotizzando comportamento strutturale non dissipativo (v. § 7.3);
- quella derivante dalla capacità di resistenza a flessione degli elementi (calcolata per la forza assiale derivante dalla combinazione delle azioni di cui al § 2.5.3), congiuntamente al taglio determinato da considerazioni di equilibrio;
- quella trasferita dagli elementi soprastanti nell’ipotesi di comportamento strutturale dissipativo, amplificata di un coefficiente pari a 1,30 in CD“A” e 1,10 in CD“B”.
Le strutture delle fondazioni superficiali devono essere progettate per le azioni definite al precedente capoverso, assumendo un
comportamento non dissipativo; non sono quindi necessarie armature specifiche per ottenere un comportamento duttile.
Si consiglia pertanto di inserire nel pannello "Carichi' i valori delle reazioni vincolari ottenute da un calcolo tridimensionale della struttura in elevazione condotto in condizioni sismiche con fattore di comportamento definito in sede di progettazione non dissipativa.