L’appendice D della nuova 10200 non lascia più libera interpretazione in merito: i fabbisogni energetici finalizzati alla ripartizione delle spese nel prospetto previsionale e a consuntivo devono essere valutati in condizioni di uso reale dell’edificio, quindi con una diagnosi energetica (A3 tailored rating).
Il modello dell’edificio da cui si ricavano i dati deve essere riferito allo stato attuale, tenendo conto di eventuali interventi, sia su parti comuni sia sui singoli alloggi.
È importante chiarire bene che la valutazione del consumo involontario è fatta rapportandosi ogni anno al fabbisogno di riferimento Qx,dis,in calcolato in ingresso alla distribuzione attraverso una diagnosi energetica (modalità A3).
Si tratta di una diagnosi energetica particolare, dove si utilizzano:
- Il clima standard o i dati climatici reali
- Le durate effettive degli impianti
- Le condizioni d’uso dell’edificio in piena occupazione (standard)
La diagnosi rimane invariata fino a quando non si fanno interventi sul sistema involucro o impianto dell’edificio.