FAQ n°: 010

È obbligatoria la diagnosi energetica per redigere una contabilizzazione del calore con la UNI 10200:2018?

L’appendice D della nuova 10200 non lascia più libera interpretazione in merito: i fabbisogni energetici finalizzati alla ripartizione delle spese nel prospetto previsionale e a consuntivo devono essere valutati in condizioni di uso reale dell’edificio, quindi con una diagnosi energetica (A3 tailored rating). 
Il modello dell’edificio da cui si ricavano i dati deve essere riferito allo stato attuale, tenendo conto di eventuali interventi, sia su parti comuni sia sui singoli alloggi. 
È importante chiarire bene che la valutazione del consumo involontario è fatta rapportandosi ogni anno al fabbisogno di riferimento Qx,dis,in calcolato in ingresso alla distribuzione attraverso una diagnosi energetica (modalità A3). 
Si tratta di una diagnosi energetica particolare, dove si utilizzano:
  • Il clima standard o i dati climatici reali
  • Le durate effettive degli impianti 
  • Le condizioni d’uso dell’edificio in piena occupazione (standard)
La diagnosi rimane invariata fino a quando non si fanno interventi sul sistema involucro o impianto dell’edificio. 
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