Sismabonus e Superbonus: un caso studio

In questo caso studio applichiamo Sismabonus e Superbonus a un vecchio edificio con destinazioni d’uso residenziale ed agricola. L’intervento davvero interessante riguarda più unità immobiliari con diversi soggetti fiscali.

L’edificio si trova a Monleale, in provincia di Alessandria e necessita di un intervento di miglioramento sismico. In realtà si è scelto di ristrutturare l’intero complesso edilizio con interventi di demolizione e ricostruzione parziali.

L’obiettivo infatti è realizzare:

  • un organismo residenziale unitario su tre livelli di circa 380 m2
  • ed un’azienda agricola dotata di tutti gli spazi necessari per la produzione vinicola di circa 620 m2.
Come applicare il Sismabonus 110 a un vecchio edificio con destinazioni d'uso residenziale ed agricola.
Come applicare il Sismabonus 110 a un vecchio edificio con destinazioni d’uso residenziale ed agricola.

Per quanto riguarda gli interventi strutturali, questi sono progettati per ottenere un miglioramento sismico. Le spese saranno poi oggetto di Sismabonus e Superbonus. Le aree di intervento, infatti, hanno destinazione d’uso sia residenziale sia produttivo nel settore agricolo. Per valutare la sicurezza e redigere la pratica Sismabonus si utilizza il software TRAVILOG.

Prova TRAVILOG per gli interventi e le pratiche Sismabonus

Piano terra, stato di fatto
Piano terra, stato di fatto
Sismabonus e Superbonus - caso studio - Stato di fatto piano primo
Primo piano, stato di fatto
Secondo piano dell'edificio, stato di fatto
Secondo piano, stato di fatto

Il progetto di riqualificazione oggetto di Superbonus

Vediamo ora, in estrema sintesi, quali sono gli interventi ipotizzatI.

  • In primo luogo si demoliscono i corpi di servizio nel cortile e si formano nuovi corpi di fabbrica entro le murature perimetrali esistenti. Si ampliano così gli spazi residenziali al piano terra e al piano primo.
  • Quindi si elimina un corpo scala, non più necessario, e si demoliscono: i tramezzi, una porzione di divisorio portante e una porzione di solaio. In questo modo si unifica e si amplia lo spazio della zona giorno e si genera una “doppia altezza” che forma un ballatoio di distribuzione al primo piano.
  • A questo punto si crea un nuovo volume al secondo piano, in corrispondenza dell’attuale terrazzo: in questo modo si amplia anche la zona notte.
  • Entriamo ora nel dettaglio: si ottengono 3 camere con bagni privati al primo piano e 4 camere con tre bagni al secondo piano.
  • Al piano terra, sul prospetto ovest, si ampliano le finestre.
  • Si riqualifica anche il porticato interno per facilitare l’accesso dei mezzi agricoli.
  • Arriviamo ora alle aree non residenziali: si riqualificano gli ambienti al piano terra destinati a cantina. Inoltre si crea uno spazio a due livelli destinato alla degustazione. Qui l’illuminazione è favorita con apertura di ampie finestre sul lato sud.
  • Infine si demoliscono dei tramezzi e si ottengono nuovi spazi chiusi sopra le cantine. Questi sono destinati alle attrezzature per la vinificazione.
Piano terra: in giallo le demolizione e in rosso i nuovi elementi
Piano terra: in giallo le demolizione e in rosso i nuovi elementi
Al primo piano, in giallo le demolizione e in rosso i nuovi elementi
Al primo piano, in giallo le demolizione e in rosso i nuovi elementi
Al secondo piano: ancora in giallo le demolizione e in rosso i nuovi elementi
Al secondo piano: ancora in giallo le demolizione e in rosso i nuovi elementi

Sismabonus e Superbonus: l’analisi delle strutture

Osserviamo ora più in generale le caratteristiche dell’edificio. Il complesso risulta costituito da un corpo di fabbrica principale, di dimensioni in pianta iscrivibili in un rettangolo di circa 31×15 m. In questo corpo principale sono presenti: la casa padronale, le cantine con locali destinati alla conservazione del vino, i locali di ricovero degli attrezzi e una vecchia stalla.

Cosa si può dedurre dall’analisi ispettiva e dalle tecniche costruttive? Possiamo ragionevolmente supporre che la costruzione del fabbricato originale, quello ad uso abitativo, risalga a prima della seconda guerra mondiale (anni ’20 – ’30). Successivamente, negli anni ‘50 – ’60, è stato oggetto di ampliamento .

Qualificazione delle strutture in muratura oggetto di Sismabonus
Qualificazione delle strutture in muratura oggetto di Sismabonus

La tipologia delle murature risulta variegata. Nelle zone prossime all’abitazione si ha muratura di mattoni pieni caratterizzata da malte presenti nei corsi di caratteristiche medie.
In altre zone, come per esempio nei locali vicini al ricovero degli attrezzi, si osservano delle murature in pietrame disorganizzate di qualità meccaniche inferiori.
Infine, nella zona del magazzino e fienile sono altresì presenti dei pilastri in murature di mattoni pieni, di diverse geometrie. Il loro compito è sorreggere la trave di colmo del tetto.

Analisi dello stato di fatto con TRAVILOG
Analisi dello stato di fatto con TRAVILOG

Analizziamo a questo punto la struttura nello stato di fatto. Dobbiamo infatti valutarne la sicurezza e definire l’approccio progettuale.

Come abbiamo anticipato, per questa analisi si è scelto TRAVILOG. A questo scopo consideriamo le caratteristiche delle murature presenti, dei solai e dell’interazione tra elementi strutturali. Dall’analisi della struttura deduciamo le criticità che sono tradotte nella Classe di Rischio Sismico.

Classe di Rischio Sismico per lo stato di fatto con TRAVILOG
Classe di Rischio Sismico per lo stato di fatto con TRAVILOG

Le pratiche Sismabonus e Superbonus

Affrontiamo ora un aspetto cruciale, vale a dire la redazione delle pratiche Sismabonus. In particolare, la consistenza dei volumi e il progetto stesso, che prevede di mantenere due destinazioni d’uso principali, richiedono una valutazione specifica.

Osserviamo innanzi tutto la consistenza su base catastale:

  • residenziale (A/2): m² 354
  • cantine e depositi (C/2): m² 411
  • box (C/6): m² 17
Consistenza catastale delle aeree oggetto di intervento con Sismabonus
Consistenza catastale delle aeree oggetto di intervento

Come si procede quindi per le pratiche sismiche? Si progetta l’intervento facendo sempre riferimento all’intera unità strutturale. Tuttavia si opta per due pratiche edilizie distinte. In questo modo si garantisce l’accesso ai vantaggi fiscali per miglioramento sismico per entrambe le macro aree immobiliari.

Il primo intervento riguarda la porzione di struttura relativa all’azienda agricola. Per questa area verifichiamo le regole di accesso al Sismabonus ordinario. L’intervento strutturale prosegue e coinvolge poi la parte residenziale. Per questa area si verifica l’accesso al Superbonus.

Conclusioni

Abbiamo visto che in base ai vantaggi fiscali si preparano le pratiche edilizie e, naturalmente, anche le pratiche Sismabonus.

Il progetto di consolidamento statico e di miglioramento sismico viene definito nel suo insieme. Si procede quindi alle distinte fasi amministrative e temporali:

  • prima fase: riguarda l’intervento sulle unità dell’azienda agricola,
  • seconda fase: riguarda intervento sulle unità residenziali.

Cosa prevedono, nello specifico, gli interventi?

  • Innanzi tutto il rinforzo dei solai esistenti;
  • poi il rinforzo delle pareti in muratura con sistema FRCM;
  • la realizzazione di cordoli di coronamento sottotetto;
  • infine, la sostituzione della copertura.
Analisi della fase I di progetto con TRAVILOG
Analisi della fase I di progetto con TRAVILOG: nuove pareti sismo resistenti e rinforzi in FRCM

Per i calcoli si è utilizzato TRAVILOG: dall’analisi dello stato di fatto alle varie fasi di progetto fino alle Classi di Rischio Sismico. TRAVILOG è il software BIM per il calcolo strutturale ed il progetto antisismico degli edifici.

Il software è di particolare aiuto quando si devono valutare diversi scenari di progetto. TRAVILOG infatti suggerisce come ottenere il miglioramento sismico, come mettere in sicurezza l’edificio e come raggiungere il bonus fiscale più vantaggioso. Infine il software stampa in automatico tutte i documenti e le pratiche sismiche necessarie.

Cerchi un software per gli interventi con Sismabonus e Superbonus?

Ing. Alessandro Aronica
Alessandro Aronica

Diplomato come geometra nel 1996 presso l’Istituto Tecnico Europa Unita di Lissone, nel 2003 consegue la laurea in Ingegneria Civile con la specializzazione in Strutture presso il Politecnico di Milano.

Da subito dopo la laurea inizia a collaborare con il Politecnico dove inizia l’attività di docenza, prima come assistente esercitatore al corso Scienza delle Costruzioni alla facoltà di Ingegneria  e poi come Professore a contratto presso la facoltà di Architettura. 

Parallelamente all’attività accademica inizia quella professionale dedicandosi alla progettazione di strutture portanti in progetti complessi. Per oltre di 14 anni fa parte dello staff progettuale di MSC Associati s.r.l., una delle società di Ingegneria ed Architettura più importanti di Milano e, quando ne diventa socio, firma progetti importanti che ridisegnano l’architettura Meneghina. Dal 2014 è membro della Commissione Strutture dell’Ordine degli ingegneri di Milano ed è Consigliere di ATE, associazione tecnici dell’Edilizia.

Ingegnere civile dedicato al calcolo strutturale, svolge l’attività di analista strutturale per lo sviluppo di codici di calcolo strutturali.
Leggi il profilo completo

  • Categoria dell'articolo:sismabonus