Acustica: le nuove UNI/TR 11175

Progettazione acustica: pubblicate le nuove UNI TR 11175 dopo una laboriosa opera di revisione. Sostituiscono le UNI/TR 11175:2005 e ci forniscono utili linee guida per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici. Vediamone le novità.

Le norme UNI: ad ogni sigla un preciso significato.

Grande novità per la progettazione acustica. Il 25 novembre 2021 sono state pubblicate le nuove UNI/TR 11175 che ci forniscono le linee guida per valutare in fase progettuale le prestazioni acustiche degli edifici. Ma prima di analizzarne i contenuti è necessario fare qualche breve spiegazione introduttiva.

Progetta con semplicità l’acustica degli edifici

Le Norme Tecniche Nazionali sono individuate dalla sigla UNI seguita da un numero. Vediamo innanzi tutto come nascono. Le norme UNI sono solitamente elaborate attraverso la partecipazione, il consenso o l’approvazione di tutte la parti interessate alla loro definizione.
Le norme elaborate o approvate dagli Enti Nazionali di Normazione possono inoltre provenire da superiori istanze sovranazionali. Normalmente le norme si applicano in modo volontario e non obbligatorio. Se invece sono trasformate in regola tecnica da un provvedimento di natura amministrativa o legislativa, allora tali norme diventano cogenti.

Le norme pubblicate dall’UNI, l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione, si dividono più precisamente in tre famiglie:

  • Specifiche Tecniche Nazionali, contrassegnate dalla sigla UNI/TS.
    Sono documenti la cui definizione non risulta ancora consolidata. Sono emanati al fine di consentire un periodo di applicazione e di verifica delle conoscenze.
  • Rapporti Tecnici Nazionali, contrassegnate dalla sigla UNI/TR.
    Descrivono prodotti, processi e servizi a scopo informativo, individuando approcci e prassi in uso.
  • Prassi di Riferimento, contrassegnate dalla sigla UNI/PdR.
    Sono documenti paranormativi. In pratica introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori.

Le norme sovranazionali: ISO ed EN e l’obbligo di armonizzazione in UE.

Vediamo in primo luogo cosa sono le norme ISO.  La sigla identifica le norme elaborate dall’organizzazione internazionale per la standardizzazione.
Queste norme sono quindi applicabili a scala globale. Ogni Paese può di conseguenza decidere se adottarle come norme nazionali. In Italia, ad esempio, la sigla diventa UNI ISO (o UNI EN ISO se la norma è stata adottata anche a livello europeo).

Vediamo ora cosa significa EN. Questa sigla identifica le norme elaborate dal CEN (Comité Européen de Normalisation), Organismo di Normazione Europea. I Paesi membri del CEN devono obbligatoriamente recepire le norme EN (che nel caso dell’Italia diventano UNI EN). Queste infatti servono ad uniformare la normativa tecnica in tutta l’Unione Europea. Di conseguenza, non è consentita l’esistenza a livello nazionale di norme che non siano in armonia con il contenuto delle EN.

Progettazione acustica e nuove UNI/TR 11175: pronte le linee guida aggiornate per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici.
Progettazione acustica e nuove UNI/TR 11175: pronte le linee guida aggiornate per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici.

Acustica: le nuove UNI/TR 11175 i limiti della norma del 2005.

La UNI/TR 11175:2005 è intitolata “Guida alle Norme della serie EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici. Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale”.
L’aggiornamento della norma UNI EN ISO 12354 del 2017 ha portato, come naturale conseguenza, alla successiva revisione della UNI TR 11175 la cui pubblicazione risale al 2005.

Cosa rende così specifico il Rapporto Tecnico Nazionale? Rispetto alla norma emanata a livello sovranazionale, il nostro rapporto includeva già dall’edizione 2005 calcoli esemplificativi applicati a determinate configurazioni tipologiche tipicamente italiane.
E’ noto, peraltro, che le tipologie costruttive – soprattutto Nord Europee – siano decisamente differenti da quelle del bacino mediterraneo. Ancor più nello specifico lo sono da quelle italiane. Infatti i calcoli matematici contenuti nel formulario della EN 12354 non hanno mai prodotto risultati veramente affidabili per valutare correttamente il parco edifici nostrano.

Acustica: le nuove UNI/TR 11175 le novità principali.

La nuova UNI/TR 11175 appena pubblicata è ora suddivisa in due parti:

  • La Parte 1 presenta un modello di calcolo e l’applicazione di questo stesso modello alle tecniche costruttive italiane. Questa norma serve a produrre una qualificazione acustica che sia proprio circostanziata ad un edificio italiano, valutato correttamente nel suo complesso.
  • La Parte 2 fornisce invece le indicazioni su dove recuperare e come utilizzare i dati di ingresso del modello matematico descritto nella parte precedente.

Una delle novità più interessanti di questa nuova revisione consiste nell’ampio database di dati sulle nostre tipologie edilizie tradizionali. Inoltre questo prezioso repertorio verrà d’ora in poi reso ampliabile. Le aziende potranno quindi arricchirlo, inserendovi direttamente sempre nuove strutture ed integrando dati certificati sempre rinnovati.

L’aggiornamento continuo e costante della TR costituisce peraltro la sua principale peculiarità, poiché permette un costante ampliamento della banca dati acustica dei seguenti parametri:

  • Rw di Solai, Pareti ed Infissi
  • DLw dei Massetti, compresi quelli flottanti
  • Dnew dei Piccoli elementi

Acustica: le nuove UNI/TR 11175 le facciate complesse ed il calcolo di fessure e giunti.

La revisione della norma si era però resa necessaria anche per fornire indicazioni su come trattare i casi più articolati di facciate che presentino piani geometrici multipli. Casi di questo tipo hanno sempre creato notevoli criticità. Era infatti difficile studiarne correttamente le superfici e disporre un idoneo isolamento acustico di facciata.
Il criterio introdotto, che risulta già applicato e descritto dalla UNI EN 16283-3, è quello di identificare il campo sonoro che incide sulla facciata. In funzione di questo si vanno a schematizzare e considerare le diverse superfici (i diversi piani geometrici) che la compongono.

Altra novità introdotta nel calcolo è il fattore Rs.k, vale a dire il potere fonoisolante (dB) dell’elemento “k” della fessura o del giunto e/o di sistemi di sigillatura. In questo modo si possono includere nel calcolo dell’isolamento acustico.
In pratica, si può inserire nei calcoli d’isolamento acustico di una facciata anche il comportamento (o la trasmissione sonora) derivante da fessure o da giunti sigillanti.
Queste valutazioni diventano particolarmente utili quando si valutano facciate composte da vetrate continue.

Se vi domandate quali siano i riferimenti legislativi che obbligano al rispetto delle prestazioni acustiche nelle pratiche di Superbonus, vi consiglio caldamente la lettura di questo articolo.

Progetta con semplicità l’acustica degli edifici

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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