Acustica negli ambienti scolastici e negli nZEB

Recentemente la nuova UNI 11532-2:2020 e in Lombardia la L.R. 11/2020 hanno introdotto delle novità nella valutazione del tempo di riverberazione ottimale per ambienti scolastici e nel progetto acustico per edifici nZEB.

Come cambiano gli standard acustici per nZEB e scuole con la L.R.11-2020 lombarda e la UNI 11532-2:2020

Recentemente la nuova UNI 11532-2:2020 e in Lombardia la L.R. 11/2020 hanno introdotto delle novità nella valutazione del tempo di riverberazione ottimale per ambienti scolastici e nel progetto acustico per edifici nZEB.
Per capire cosa cambia ripercorriamo le varie fasi normative. Il Decreto 11 ottobre 2017 obbliga le pubbliche amministrazioni a richiedere nelle gare di appalto degli edifici pubblici il rispetto di Criteri Ambientali Minimi (CAM) e particolare attenzione è rivolta ai requisiti di efficienza energetica ed acustica.
Per quanto riguarda l’ambito acustico, il Decreto specifica che gli ambienti interni devono essere progettati in modo tale che i descrittori acustici riportati nella UNI 11532 raggiungano valori idonei.
In generale, i descrittori da analizzare per garantire il comfort acustico di un ambiente sono i requisiti acustici passivi (R’w, DnTw, D2m,nT,w, L’nw, Lic, Lid) e per l’intelligibilità del parlato, nel caso la destinazione d’uso lo richiedesse: Tempo di riverberazione (T60) e Speech Transmission Index (STI).

All’atto di pubblicazione del Decreto CAM era disponibile solo la norma UNI 11532:2014 che purtroppo non forniva alcuna indicazione circa i valori limite da rispettare per il tempo di riverberazione e lo STI.
Nel marzo di quest’anno, finalmente, è stata pubblicata la UNI 11532-2 che definisce non solo i descrittori acustici da considerare, ma soprattutto i valori di riferimento che questi descrittori devono rispettare nella progettazione acustica di ambienti scolastici.
Relativamente al tempo di riverberazione limite, la UNI 11532-2 introduce una novità rispetto a quanto richiesto da D.P.C.M. 05-12-1997 o dalla UNI 11367:2010: è indicata una metodologia di calcolo per stimare un intervallo di conformità entro il quale deve ricadere il valore calcolato di T60 per una corretta progettazione acustica di un’aula scolastica.
In Regione Lombardia, inoltre, la L.R. 11/2020, meglio conosciuta come Legge di semplificazione 2020, ha introdotto alcune interessanti variazioni alla legislazione di riferimento in materia di acustica a livello regionale, cioè la L.R. 13/2001: i progetti di edifici di nuova costruzione, quindi gli edifici catalogati come nZEB per il calcolo energetico, dovranno essere corredati da valutazione e dichiarazione da parte di tecnico competente in acustica che ne attesti il rispetto dei requisiti acustici richiesti dal DPCM 5-12-1997.

In questo focus verranno richiamati i requisiti acustici di riferimento per garantire il comfort acustico di un ambiente; particolare enfasi sarà posta sul calcolo del tempo di riverberazione e sui valori di riferimento a cui attenersi per gli ambienti scolastici secondo la norma UNI 11532-2 di recente pubblicazione.

Con ACUSTILOG è possibile valutare i requisiti acustici passivi degli edifici secondo i modelli di calcolo previsionali delle norme 12354 e calcolare il tempo di riverberazione di un ambiente a partire dalle caratteristiche di fonoassorbimento dei materiali che lo compongono o degli arredi/occupanti presenti. Per le aule scolastiche poi, una volta stimato T60 in base alla formula di Sabine, è semplice valutare l’intervento di correzione più idoneo per incrementarne il comfort acustico.


Scopri come progettare l’acustica delle scuole e degli nZEB

Quali sono i parametri che definiscono la qualità acustica di un ambiente

La qualità acustica di un ambiente non può prescindere, innanzitutto, da una progettazione efficace del fonoisolamento, per evitare che i rumori provenienti dall’esterno e/o da locali adiacenti possano interferire con il normale svolgimento delle attività a cui è dedicato.
I descrittori acustici che permettono di “quantificare” la correttezza della progettazione sono i requisiti acustici passivi:

  • Isolamento acustico di facciata, D2m,nT,w
  • Potere fonoisolante, R’W
  • Livello di pressione sonora da calpestio, Lnw
  • Isolamento acustico partizioni ambienti sovrapposti/adiacenti stessa U.I. (DnT,w)
  • Livelli di pressione sonora per gli impianti a funzionamento continuo e discontinuo

Per quanto riguarda invece il comfort acustico interno possiamo citare tra i principali:

  • Tempo di riverberazione, T60
  • Speech Transmission Index, STI

Con ACUSTILOG è possibile modellare geometricamente l’edificio di cui si vogliono valutare i requisiti acustici avvalendosi degli strumenti messi a disposizione dell’input grafico del software oppure importando il modello già inserito in TERMOLOG:

Modellazione geometrica di un edificio scolastico in ACUSTILOG: il modello è stato importato dal software per il calcolo energetico TERMOLOG con il quale era stata eseguita la diagnosi energetica della scuola

In ACUSTILOG è poi possibile procedere alla valutazione dei descrittori acustici prima citati utilizzando i modelli di calcolo previsionale contenuti nelle norme della serie UNI 12354.

Particolare del calcolo dell’isolamento acustico della partizione di separazione tra due aule scolastiche

Obblighi per gli edifici nZEB e le modifiche alla legge regionale in Lombardia

Recentemente in Regione Lombardia la L.R. 11/2020 ha modificato in alcuni punti la L.R. 13/2001 sulle Norme in materia di inquinamento acustico.
In particolare, i progetti di nuove costruzioni (quindi in Lombardia nZEB dal punto di vista energetico):

L.R. 13/2001 – Articolo n.7, comma 2 modificato dalla L.R. 11/2020:

progetti relativi a nuove costruzioni devono essere corredati da valutazione e dichiarazione da parte di tecnico competente in acustica ambientale che attesti il rispetto dei requisiti acustici di cui al comma 1.

Inoltre la L.R. 11/2020 modifica il comma 5 della L.R. 13/2001 anche nel modo seguente:

L.R. 13/2001 – Articolo n.7, comma 5 modificato dalla L.R. 11/2020:

Con deliberazione della Giunta regionale sono adottate linee guida, nel rispetto del principio di semplificazione amministrativa, per promuovere l’applicazione uniforme delle attività di verifica del rispetto in opera dei requisiti acustici degli edifici e delle sorgenti sonore interne

I requisiti acustici citati nel comma 2 sono i requisiti acustici passivi da verificare come da D.P.C.M. 5/12/1997.

ACUSTILOG è in grado di calcolare i requisiti acustici passivi Lnw, R’w e D2m,nT,w con riferimento ai modelli di calcolo previsionali contenuti nelle norme delle serie UNI 12354 e confrontare tali valori con i limiti indicati nel D.P.C.M. 5/12/1997.

Verifica dei requisiti acustici passivi di un edificio con riferimento ai valori limite del D.P.C.M. 5/12/1997

Comfort acustico e CAM

Il D.M. 11 ottobre 2017 ha introdotto delle importanti novità per le gare di appalto degli edifici pubblici: le Pubbliche Amministrazioni devono includere il rispetto di alcuni criteri dall’elevata valenza ambientale, i cosiddetti CAM.
Dal punto di vista del progetto acustico dell’edificio si richiede che:

  • I requisiti acustici passivi degli edifici oggetto del Decreto devono soddisfare almeno la classe II della norma UNI 11367:
Norma UNI 11367:2010, valori limite classe II
  • I requisiti acustici passivi di ospedali, case di cura e scuole devono soddisfare il livello di prestazione superiore riportato nell’Appendice A della UNI 11367:
Norma UNI 11367:2010, valori limite prestazione superiore
  • L’isolamento acustico degli elementi che dividono la zona abitata da locali ad uso comune deve soddisfare almeno il livello di prestazione buona nell’Appendice B della UNI 11367:
Norma UNI 11367:2010, valori limite prestazione superiore per elementi separatori tra zona abitata e locali ad uso comune
  • Gli ambienti interni devono rispettare i valori limite di tempo di riverbero (T60) e intelligibilità del parlato (STI) indicati nella norma UNI 11532.

La nuova UNI 11532-2 pubblicata a marzo di quest’anno risponde (in parte, in quanto è rivolta ad uno specifico settore di utilizzo) proprio a quest’ultima esigenza: fornire dei valori di riferimento per valutare l’efficacia della progettazione acustica.

Tempo di riverbero: metodo di calcolo

La riverberazione è il fenomeno per il quale quando una sorgente sonora in funzione in un ambiente viene spenta, il livello di pressione sonora non si annulla immediatamente, ma continua a permanere a causa della riflessione che le onde sonore subiscono sulle pareti.

Tempo di riverberazione

fornisce una “misura” di questo effetto, convenzionalmente si considera pari al tempo necessario per avere, dall’istante di spegnimento della sorgente, un decadimento del livello di pressione sonora di 60dB.

Dal punto di vista del calcolo previsionale, il tempo di riverberazione T60 viene convenzionalmente stimato mediante la formula di Sabine:

60 = 0,16 x V / A

in cui:
V [m3] = volume netto dell’ambiente per cui si sta valutando la riverberazione
A [m] = area di assorbimento acustico dell’ambiente

Il parametro A definisce la capacità dell’ambiente di assorbire le onde sonore e dipende da:

  • superfici riflettenti e fonoassorbenti presenti nell’ambiente;
  • elementi umani e/o elementi di arredo presenti nell’ambiente

Nell’archivio di ACUSTILOG sono presenti le caratteristiche fonoassorbenti dei principali materiali utilizzabili per modellare un ambiente:

Le caratteristiche fonoassorbenti dei materiali: archivio di ACUSTILOG

Queste informazioni possono essere assegnate agli elementi strutturali del modello (pareti, soffitti, finestre, ecc…) ed essere impiegate nella valutazione dell’area di assorbimento acustico dell’ambiente:

Le caratteristiche fonoassorbenti dei materiali: associazione ad una parete delle sue caratteristiche fonoassorbenti

Valori di riferimento del tempo di riverbero con la nuova UNI 11532 per le scuole

La UNI 11532-2 definisce sia i descrittori acustici da calcolare che i valori limite da rispettare nella progettazione di ambienti appartenenti al settore scolastico (comunicativo/collettivo, collettivo, piccole sale conferenze e/o polifunzionali).
Dato che le prestazioni acustiche richieste in un ambiente dipendono fortemente dalle attività a cui saranno destinati, la norma fornisce innanzitutto un prospetto che classifica le possibili destinazioni d’uso:

Norma UNI 11532-2:2020, prospetto 1: categorie degli ambienti al variare delle attività svolte

Con ACUSTILOG, sulla base del tipo di attività svolta, è possibile selezionare la categoria dell’ambiente:

Definizione della categoria dell’ambiente per il calcolo del tempo di riverberazione di riferimento secondo la UNI 11532-2:2020

Una volta definita la categoria, la norma spiega come calcolare il tempo di riverberazione ottimale Tott dell’ambiente, in funzione del volume V:

Norma UNI 11532-2:2020, prospetto 6: calcolo del tempo di riverberazione ottimale Tott al variare della categoria dell’ambiente

Per gli ambienti appartenenti alla categoria A6 la norma fornisce un valore ottimale del tempo di riverberazione in funzione dell’area di assorbimento acustico A, del volume netto V e della altezza h dell’ambiente in esame:

Norma UNI 11532-2:2020, prospetto 7: valori di riferimento a cui attenersi nel caso di ambienti appartenenti alla categoria A6

La norma UNI 11532-2 specifica anche il tipo di occupazione dell’ambiente che è stata considerata nella stima del tempo di riverberazione ottimale: in generale si tratta dello stato arredato ed occupato all’80% della capienza indicata a progetto, solo per gli ambienti in categoria A.5 si è considerato un ambiente non occupato.
Dato che il tempo di riverberazione T60 non è unico, ma varia al variare della frequenza, la norma UNI 11532-2 specifica anche come ottenere dai valori calcolati di Tott l’andamento in funzione della frequenza, individuando un intervallo di conformità entro il quale deve rientrare il valore calcolato:

Norma UNI 11532-2:2020, figura 2: intervallo di conformità

Una volta eseguito il modello geometrico dell’ambiente scolastico e assegnate le caratteristiche fonoassorbenti ai materiali che lo compongono, ACUSTILOG controlla che il tempo di riverberazione calcolato con la formula di Sabine ricada all’interno dell’intervallo di conformità della UNI 11532-2, evidenziando in caso contrario le frequenze per le quali questa verifica non è soddisfatta:

Tempo di riverberazione calcolato (linea nera) e intervallo di conformità secondo la UNI 11532-2:2020

In conclusione con ACUSTILOG è possibile progettare il comfort acustico di ambienti scolastici valutando il tempo di riverberazione e controllando che ricada nell’intervallo di conformità richiesto dalla UNI 11532-2:2020, richiamata anche dal Decreto CAM.

È inoltre possibile soddisfare i requisiti acustici passivi richiesti dalla nuova Legge Regionale lombarda per il progetto di edifici nZEB ad alte prestazioni, residenziali e non.


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Laurea in Ingegneria civile indirizzo geotecnico e mi occupo di assistenza tecnica per i software Logical Soft.
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