Rivoluzione APE parte seconda

Il 2 ottobre scorso la certificazione ed il progetto energetico hanno già subito un grosso cambiamento con l’aggiornamento delle norme UNI TS 11300. Ora i decreti attuativi della Legge 90/2013 cambiano completamente i format e i contenuti dell’Attestato di prestazione energetica e della relazione progettuale (ex Legge 10) ma non temete: TERMOLOG è già pronto e al momento è l’unico software che permette di produrre l’APE sia con la vecchia che con la nuova norma per consentirti di verificare subito la nuova classe energetica degli edifici che stai progettando.

Introduzione

In questi giorni il Servizio Assistenza Tecnica Logical Soft sta ricevendo moltissime chiamate di utenti che chiedono informazioni in merito ai cambiamenti avvenuti e alle grosse novità che porterà la pubblicazione dei decreti attuativi della Legge 90.
È cosa nota che gli utenti Logical Soft sono gli unici certificatori e progettisti in Italia a non aver subito nessuna interruzione nel loro lavoro a causa di software non aggiornati per tempo ed è con piacere che accogliamo i molti nuovi clienti che hanno abbandonato vecchi software per passare a TERMOLOG.

Il team di sviluppo Logical Soft sta già lavorando da tempo sulle bozze del decreto attuativo ed è già in distribuzione la nuova versione di TERMOLOG che soddisfa questi requisiti per assicurare ai clienti continuità di lavoro come è già avvenuto per le UNI TS 11300:2014. TERMOLOG è già stato certificato dal CTI.

Le UNI TS 11300:2014 cosa è appena cambiato

La procedura di calcolo utilizzata per la certificazione ed il progetto energetico è definita dalla UNI TS 11300. Il 2 ottobre 2014 sono entrate in vigore le nuove parti 1 e 2 della norma che riguardano il calcolo del fabbisogno termico dell’involucro e la valutazione del fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria.
Rimangono invariate invece la parte 4 emanata nel 2012 che riguarda gli impianti a fonti rinnovabili e la parte 3 che definisce le procedure per la valutazione del fabbisogno in presenza di impianti di climatizzazione estiva. Ricordiamo che la 11300-3:2010 non è attualmente in vigore ma verrà resa cogente dall’entrata in vigore dei decreti attuativi della Legge 90.
Oltre all’obbligatorietà di calcolo analitico per i ponti termici ci sono diverse novità normative introdotte dalla nuova UNI TS 11300:2014.

Vediamo di seguito i punti principali:

Durata delle stagioni di riscaldamento e raffrescamento

il periodo nel quale è necessario l’apporto di un impianto di climatizzazione non è fisso ma è determinato per ogni zona termica in base al rapporto tra apporti e dispersioni. Ciascuna zona climatizzata dell’edificio sarà caratterizzata da un giorno di inizio ed un giorno di fine dei periodi di raffrescamento e riscaldamento: per il periodo di riscaldamento è comunque fissato un limite alla stagione convenzionale definita dalla Zona climatica del comune, mentre quella di raffrescamento può coincidere anche con l’intero anno solare.
Il giorno 2 dicembre 2014 TERMOLOG è stato sottoposto a verifica e controllo dei risultati per l’ottenimento della certificazione CTI. In quella sede abbiamo segnalato una incongruenza tra la valutazione indicata sulla norma UNI TS 11300-1:2014 e la UNI EN 13790:2008 a cui è ispirata la norma italiana, proprio nella valutazione della stagione di raffrescamento. Su segnalazione di Logical Soft viene quindi emanata una errata corrige alla norma UNI TS 11300-1:2014 che modifica la procedura di calcolo della stagione di raffrescamento. Nella versione 2014.13 di TERMOLOG è già stata apportata questa correzione, a garanzia della corrispondenza tra i risultati di TERMOLOG e quelli CTI per tutti i nostri certificatori e progettisti.
Il 19 febbraio 2015 è stato certificato dal CTI anche il nuovo TERMOLOG con le novità dei decreti attuativi della Legge 90.

Valutazione della ventilazione effettiva e di riferimento

le procedure di valutazione degli scambi termici per ventilazione contemplano un numero molto più ampio di casistiche soprattutto per edifici non residenziali. Ogni ambiente che costituisce la zona climatizzata può ricambiare aria naturalmente dall’esterno, può ricevere aria di rinnovo da ambienti non climatizzati o serre solari adiacenti, essere servito da un impianto di ventilazione meccanica con controllo sulla temperatura o da un impianto di climatizzazione con recupero di calore. Nel calcolo della prestazione termica del fabbricato si fa convenzionalmente riferimento alla ventilazione naturale, indipendentemente dalla presenza di una ventilazione meccanica, mentre nel calcolo della prestazione energetica dell’edificio si considera l’effettiva portata di ventilazione ricambiata dall’impianto.

Calcolo delle irradiazioni per qualunque orientamento ed esposizione

la valutazione dell’irradiazione solare sulle superfici è eseguita per ogni elemento disperdente dell’edificio in base all’inclinazione della superficie e dell’azimut solare, in conformità alla UNI TR 11328 e alla bozza della prossima UNI 10349-1 che conterrà i nuovi dati climatici medi mensili.

Fabbisogno di energia termica per umidificazione e deumidificazione

per ogni zona termica dell’edificio servita da un impianto di umidificazione o deumidificazione si determina l’entalpia di vapore d’acqua introdotta in ambiente dagli scambi d’aria con l’ambiente circostante, dalle persone e dai processi in genere.

Temperatura degli edifici confinanti climatizzati

la temperatura delle unità riscaldate confinanti viene valutata secondo due modalità: se la destinazione d’uso dell’edificio confinante non nota si utilizza una temperatura interna fissa a 20°C per la climatizzazione invernale o 26°C per la climatizzazione estiva, in caso contrario la temperatura interna viene messa dipendente dalla destinazione d’uso dell’edificio.

Calcolo dell’ombreggiamento in presenza di più aggetti verticali

nel caso di compresenza di più aggetti verticali sui lati sinistro e destro dell’elemento disperdente, è possibile valutare un fattore di riduzione complessivo che consideri entrambi gli angoli di ombreggiamento. TERMOLOG permette di ricavare automaticamente ostacoli e ombreggiamenti singoli o multipli dalla rappresentazione grafica dell’edificio o di inserire numericamente gli angoli di ombreggiamento su ogni singola dispersione.

Calcolo analitico dei ponti termici per le UNI TS 11300:2014

La revisione della norma UNI TS 11300-1 pubblicata lo scorso 2 ottobre prevede anche una modifica sostanziale nella valutazione e nell’utilizzo dei ponti termici.

Non sono più accettati i seguenti metodi di calcolo:

  • Calcolo della dispersione con metodo forfettario utilizzando percentuali tabellate.
  • Calcolo analitico dei ponti termici attingendo all’abaco dell’allegato A della UNI EN ISO 14683.

Ora sono accettati esclusivamente i seguenti metodi di calcolo:

  • Calcolo analitico dei ponti termici attingendo da atlanti conformi alla UNI EN ISO 14683 (tra cui l’abaco di Regione Lombardia) esclusi i valori riportati nell’allegato A della stessa norma.
    In questo caso i ponti termici hanno geometria variabile parametrica.
  • Calcolo analitico dei ponti termici e valutazione della trasmittanza lineica mediante metodo ad elementi finiti.

I moduli PROGETTISTA e CERTIFICATORE di TERMOLOG sono stati aggiornati gratuitamente includendo un set minimo di ponti termici precalcolati con il metodo C a partire dall’abaco delle strutture della UNI TR 11552.
Il Modulo PONTI TERMICI aggiunge un’ampia gamma di tipologie di ponti termici parametrici che permettono una valutazione della trasmittanza lineica per ogni tipo di struttura sia per la certificazione energetica che per il progetto di nuovi edifici.

Calcolo del fabbisogno di ACS

La nuova UNI TS 11300-2:2014 modifica i parametri di calcolo del fabbisogno di ACS e la temperatura di ingresso dell’acqua fredda in ingresso non è più fissa a 15° ma viene ricalcolata in base alla media delle temperature esterne medie mensili del comune in cui si sta calcolando.

Calcolo del fabbisogno energetico per illuminazione degli ambienti

Per le unità immobiliari di edifici non residenziali è richiesto dall’appendice D della normativa UNI TS 11300:2014 il calcolo del fabbisogno di energia elettrica che risulta strutturato in diversi contributi: il fabbisogno di illuminazione artificiale degli ambienti interni, il fabbisogno parassita dato dai meccanismi di controllo e il fabbisogno di illuminazione degli ambienti esterni, richiesto nel solo caso di metodo di calcolo A3 (diagnosi energetica). L’indice di prestazione per illuminazione sarà inserito nella certificazione e nel progetto nel momento in cui entreranno in vigore i decreti attuativi alla Legge 90.

Calcolo del fabbisogno energetico per il servizio di ventilazione

Per le unità immobiliari di edifici serviti da impianti di ventilazione meccanica si valuta anche il servizio di ventilazione che accoglie l’energia elettrica dei ventilatori in estrazione ed immissione negli ambienti. Il fabbisogno per ventilazione sarà inserito nella certificazione e nel progetto nel momento in cui entreranno in vigore i decreti attuativi alla Legge 90.

Calcolo delle perdite di distribuzione in circuiti ad aria

La nuova norma UNI TS 11300-2:2014 prevede la valutazione analitica delle perdite di distribuzione per circuiti con fluido termovettore ARIA. Le perdite sono valutate sempre in modo analitico, considerando quindi portate e temperature all’ingresso e in uscita di ogni condotta.

Calcolo del carico aggiuntivo per presenza di unità di trattamento aria

Nel caso di circuiti aria con presenza di unità di trattamento è necessario considerare il carico aggiuntivo elettrico o termico, necessario all’edificio per i trattamenti d’aria previsti dall’unità ad esempio pre-riscaldamento o umidificazione degli ambienti. TERMOLOG è in grado di valutare il fabbisogno di energia richiesto alle batterie della macchina di trattamento, l’aumento di temperatura per effetto del recuperatore di calore ed il carico elettrico dovuto all’eventuale presenza di ventilatori di mandata e di ripresa.

Cosa cambia ora per i certificatori energetici

La novità più evidente per i certificatori energetici è proprio il format e il contenuto dell’attestato: l’APE cambia aspetto e quello prodotto dai vecchi software non sarà più utilizzabile dopo il 1 ottobre 2015. Tutto questo ha comportato la riscrittura di gran parte del motore di calcolo di TERMOLOG e di parte delle stampe così da adeguarsi ai nuovi decreti attuativi.
Il decreto attuativo sostituisce quindi le attuali Linee Guida alla certificazione energetica (DM 26/06/2009).
Dopo la modifica da Attestato di certificazione ad Attestato di Prestazione Energetica, la novità più importante riguarda la classe energetica dell’immobile che viene determinata in base all’indice di prestazione energetica globale dell’edificio per tutti i servizi presenti: climatizzazione invernale, acqua calda sanitaria, climatizzazione estiva, ventilazione, illuminazione e trasporto. Questo significa che diventa obbligatorio modellare anche l’impianto di raffrescamento, il classico climatizzatore, perché diventa obbligatoria la UNI TS 11300-3:2010.
L’indice di prestazione viene espresso in energia primaria non rinnovabile e sono comunque introdotti gli indici di prestazione energetica globale dell’edificio sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile.
La scala delle classi di efficienza energetica è totalmente differente: i limiti tra le classi non sono più legati al fattore di forma dell’edificio ma vengono calcolati in funzione dell’indice di prestazione globale dell’edificio di riferimento Epgl (2019/2021), quindi ogni edificio ha la propria scala di classificazione.
L’indice di prestazione viene sempre valutato in kWh/m2 di superficie climatizzata, sia per gli edifici residenziali che per i non residenziali; l’attestato contiene quindi gli indici per la climatizzazione estiva e per l’illuminazione degli ambienti e viene indicata chiaramente l’energia esportata alla rete.
Al termine della certificazione energetica si aggiunge un’apposita sezione dedicata alle opportunità legate all’esecuzione di diagnosi energetiche e interventi di riqualificazione energetica al fine di rendere più concrete le raccomandazioni già dichiarate sul certificato. Per gli edifici senza impianto di riscaldamento e senza impianto di produzione di acqua calda sanitaria si assume un rendimento del sistema di utilizzazione fisso dichiarato ed un generatore a combustibile gassoso con rendimento imposto dal decreto requisiti minimi e non più una generazione di tipo elettrico.


Tutto questo è già presente in TERMOLOG.

Cosa cambia ora per i progettisti

Anche per i progettisti viene emanato un apposito decreto che sostituisce il DPR 59/09 per la determinazione dei requisiti, il calcolo delle prestazioni energetiche e l’utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici.
Vengono indicati i fattori di conversione in energia primaria rinnovabile e non rinnovabile da utilizzare nel calcolo dei rispettivi indici.
In caso di nuova costruzione e di ristrutturazione importante, i requisiti minimi sono determinati con l’utilizzo dell’ edificio di riferimento, in funzione della tipologia edilizia e delle fasce climatiche; questo significa che il nuovo sistema di verifica degli interventi non si basa più su classi ed indici predefiniti, ma su valori di volta in volta definiti in relazione alle caratteristiche dell’edificio che si sta progettando. Sono introdotte nuove verifiche sulla riflettenza solare delle coperture e sull’area solare equivalente estiva, per limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e contenere il surriscaldamento a scala urbana.
Il fabbisogno energetico annuale globale si calcola per singolo servizio energetico, espresso in energia primaria, su base mensile. Con le stesse modalità si determina l’energia rinnovabile prodotta all’interno del confine del sistema, e si opera la compensazione tra i fabbisogni energetici e l’energia rinnovabile prodotta on site, per vettore energetico e fino a copertura totale del corrispondente vettore energetico consumato. In caso di nuova costruzione, il progettista deve evidenziare i risultati della valutazione della fattibilità tecnica, ambientale ed economica per l’utilizzo di sistemi alternativi ad alta efficienza tra i quali, i sistemi a fornitura di energia rinnovabile, cogenerazione, teleriscaldamento e teleraffrescamento, pompe di calore.
Vengono definite le tipologie di intervento e diversificati gli schemi per la relazione tecnica per nuova costruzione, ristrutturazione rilevante o interventi di riqualificazione energetica.
Il decreto introduce anche la definizione di edificio ad energia quasi zero (ZEB) nel pieno rispetto della direttiva 2010/31/UE: entro il 31 dicembre 2018 gli edifici pubblici ed in generale dal 1 gennaio 2021 (31 dicembre 2015 in regione Lombardia) tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere edifici ad energia quasi zero. Entro dicembre 2014 infatti verrà adottato il Piano d’azione destinato ad aumentare il numero di edifici ad energia quasi zero.


Tutto questo è già presente in TERMOLOG.

Supporto Tecnico TERMOLOG

Con l’introduzione delle nuove norme UNI TS 11300, TERMOLOG offre la possibilità di calcolare soluzioni impiantistiche molto complesse, costituite da impianti ad acqua, ad aria o diretti con molteplici terminali di emissione e sistemi di generazione. TERMOLOG propone diverse procedure guidate per definire in pochi passaggi i circuiti e i sistemi di generazione e risolvere in modo corretto le criticità dell’impianto così da arrivare rapidamente al fabbisogno dell’edificio.
Per rispondere alle numerose richieste sulle diverse configurazioni impiantistiche e per consentirle di operare al meglio con il suo TERMOLOG, proponiamo due nuovi filmati che mostrano come strutturare le relazioni per due casi molto frequenti:

Le ricordo inoltre che accendendo alla sezione SUPPORTO del sito www.logical.it trova una serie di strumenti che permettono di ottimizzare l’uso del software, come le risposte alle domande più frequenti, i Tutorial video e i manuali; tra le domande più frequenti è possibile trovare le risposte relative all’utilizzo di TERMOLOG, come l’inserimento dei ponti termici in involucro o l’utilizzo dell’input grafico e l’importazione da file DWG o PDF, la modellazione di edifici senza impianto e l’interpretazione degli errori di calcolo più comuni.

Ingegnere Edile, esperta in analisi energetica degli edifici e product manager del software TERMOLOG di Logical Soft.
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