PNRR: rigenerazione urbana e interventi su edifici pubblici

Il PNRR rende disponibili ingenti risorse per rilanciare tutti i settori economici ed individuare misure di riqualificazione degli edifici pubblici e rigenerazione urbana. L’Italia mira a diventare più verde, più digitale e meno energivora. Scopriamo quanti sono i fondi, come richiederli e quali progetti sono ammessi.

PNRR: il documento per accedere ai fondi NGEU

Come sfruttare le ingenti risorse del PNRR per gli edifici pubblici e la rigenerazione urbana
Come sfruttare le ingenti risorse del PNRR per gli edifici pubblici e la rigenerazione urbana
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Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è il documento che ciascuno Stato dell’UE deve predisporre per accedere ai fondi del Next Generation EU (NGEU).
Il pacchetto NGEU è la misura straordinaria che l’Unione Europea ha varato per superare la crisi economica cagionata dalla pandemia. Esso mette a disposizione ben 750 mld di € ed è composto sia da sovvenzioni, sia da prestiti concessi agli Stati membri a condizioni particolarmente agevolate.
La componente principale dei fondi NGEU è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF: Recovery and Resilience Facility), che rimarrà attivo per 6 anni, dal 2021 al 2026.
La portata totale dei fondi erogati dal RRF, a fronte dei 750 mld di € complessivi previsti dal pacchetto NGEU, ammonta a ben 672,5 mld di €. Di questi 312,5 mld sono di sovvenzioni ed i restanti 360 mld di prestiti a tasso agevolato.

Diagnosi e risparmio energetico negli edifici?

PNRR: target e milestone per misurarne l’attuazione.

Il meccanismo di controllo della corretta attuazione del PNRR è collegato al raggiungimento dei risultati prefissati, denominati target. Questi ultimi sono quantificati sulla base di precisi indicatori misurabili.
Pertanto sarà assolutamente immediato verificare se il conseguimento degli obiettivi amministrativi e procedurali (milestone) sarà sufficiente o meno in relazione ai risultati attesi in sede di programmazione e pianificazione delle misure.
Questa struttura, fatta di obiettivi e risultati, rende il PNRR una misura di natura performativa (performance based program).

Come si monitora l’avanzamento dei progetti

Il processo attuativo del PNRR è strettamente collegato anche all’avanzamento finanziario. Infatti i soggetti attuatori delle progettualità specifiche dovranno sia rendicontare target e milestone, sia attestare lo stato di avanzamento dei progetti stessi. Il monitoraggio sullo stato di attuazione si concretizza nella stessa maniera in cui già oggi si opera in campo di politiche di investimento pubblico.
Per alcuni versi potremmo assimilare questo modello di verifica e controllo ad alcune politiche comunitarie già in essere come, per esempio i fondi strutturali europei.

Tutte le ingenti misure di gestione e controllo dei fondi PNRR

A partire dai disposti del Decreto-Legge 31 Maggio 2021, n. 77 (convertito dalla Legge 29 Luglio 2021, n. 108) in adeguamento alle prescrizioni di cui all’Art. 22 del Regolamento UE 2021/241, si prevede tutta una serie di procedure e processi di gestione e controllo, finalizzati a garantire la tutela del bilancio europeo.
Il processo è questo. Grazie al “conseguimento soddisfacente” di target e milestone, ad ogni semestre di rendicontazione (dal 31/12/2021 al 30/6/2026) corrisponderà l’erogazione della relativa tranche. Questa prevede peraltro pure la successiva verifica di regolarità dell’utilizzo dei finanziamenti.

E’ infine previsto un efficace sistema per prevenire, individuare e rettificare frodi, meccanismi corruttivi, conflitti di interessi ed eventuali richieste di doppio finanziamento. Non va ovviamente trascurato anche il pacchetto di misure atte al recupero delle somme versate erroneamente o utilizzate in maniera errata.

Chi sono i soggetti attuatori del PNRR

Il DL 77/2021 definisce quindi le procedure attuative del PNRR e ne individua i soggetti attuatori:

  • le Regioni;
  • le Province Autonome;
  • gli enti locali (Province, Comuni, unioni, città metropolitane, comunità montane/isolane, etc.)

Sono questi soggetti ad avere la responsabilità sulle singole progettualità e sulla loro attuazione. Chiaramente ciascuno resta nel novero delle proprie specifiche competenze istituzionali, ossia nella diversa titolarità degli interventi definita nel PNRR stesso.
Si tratta quindi di attuare i progetti, secondo le modalità previste dalla normativa nazionale e UE vigente, individuate per i singoli investimenti/riforme dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 6 Agosto 2021 (pubblicato in GU Serie Generale n. 229 del 24 Settembre 2021).

Mettere in sicurezza scuole, ospedali e uffici pubblici si può!

Le risorse del PNRR per gli enti locali e la rigenerazione urbana

Circa 66 mld di €, ossia 1/3 delle risorse del PNRR saranno attuati direttamente da Regioni ed enti locali (Comuni soprattutto).

Molti sono gli interventi previsti dal PNRR sugli edifici pubblici e la rigenerazione urbana. Tra questi ce ne sono diversi di notevole interesse per noi tecnici del settore edilizio:

  • messa in sicurezza di edifici scolastici;
  • social housing;
  • piani urbani integrati;
  • rigenerazione urbana.

Non dobbiamo infine scordarci di tutti quegli interventi di efficientamento energetico già attuati in passato. In questo caso si è ricorso a strumenti ordinari (le solite Leggi di Bilancio) o programmi operativi di investimento pubblico.

Cosa sono il DNSH e il tagging climatico e digitale

Ripartiamo ora dal già citato Regolamento UE 241/2021. Questo individua i criteri per determinare come ciascuna attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell’ecosistema. Il tutto senza arrecare danno a nessuno degli obiettivi ambientali stabiliti. Il principio di non arrecare danno significativo all’ambiente prende il nome di DNSH (Do No Significant Harm). Si aggiunge ai principi di tagging climate & digital economy (il contributo per arginare il cambiamento climatico ed il contributo alla transizione digitale).

PNRR e Rigenerazione Urbana

Secondo la legge è previsto un:

Art. 1, commi 534 e ss., Legge 30 dicembre 2021, n.234

contributo per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale


In particolare, per gli anni 2021-2026 i contributi confluiti nell’ambito del PNRR per la rigenerazione urbana ammontano complessivamente a 3,4 mld di €. Di questi 300 mln di € sono destinati al corrente anno 2022.

Come richiedere i contributi: la piattaforma GLF ed i termini

Pe richiedere i contributi è stata istituita una procedura telematica. Il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali ha predisposto a questo fine la piattaforma GLF (Gestione delle Linee di Finanziamento).

Il Ministero dell’Interno ha inoltre reso disponibili alcuni documenti veramente utilissimi:

Infine è stato prorogato il termine per l’invio dei progetti di rigenerazione urbana e relative richieste di contributi previsti dalla Legge di Bilancio. Il nuovo termine è slittato dal 31 Marzo al 30 Aprile 2022.
L’ammontare del contributo attribuito a ciascun Comune sarà determinato dal Ministero dell’Interno entro il 30 Giugno 2022 (non si esclude che anche questa scadenza possa subire una proroga di 1 mese).

Riqualificare gli edifici pubblici con il PNRR

Ricordiamo adesso quali sono gli obiettivi. Il traguardo è la completa decarbonizzazione del settore civile, prevista per il 2050.
Con la Componente 3 – Misura 1 della Missione 2 il PNRR introduce l’attuazione di un programma per migliorare l’efficienza e la sicurezza di edifici pubblici e privati. Gli interventi sul patrimonio pubblico si focalizzano in particolare sulle scuole e sulle cittadelle giudiziarie.
Per conseguire la conversione energetica del parco immobiliare pubblico, vanno agevolate soprattutto le riqualificazioni profonde e la trasformazione in nZEB degli edifici.
Per raggiungere questo ambizioso traguardo sono state disposte:

  • misure economiche per il settore privato (Superbonus)
  • programmi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici con il PNRR (PREPAC).

PREPAC: gli interventi ammissibili con il PNRR per gli edifici pubblici

Il MiSE dedica una pagina del proprio sito al Programma PREPAC (Programma di Riqualificazione Energetica della Pubblica Amministrazione Centrale). È bene ricordare che le risorse del programma ammontano a 355 mln di €.
Le modalità di attuazione del programma di interventi per migliorare òa prestazione energetica degli immobili della P.A. seguono i principi dettati dal D.M. 16 Settembre 2016.

Il PREPAC ha l’obiettivo di contribuire alla riqualificazione energetica di almeno il 3% annuo della superficie coperta utile climatizzata del patrimonio edilizio pubblico. Le proposte di intervento sono ammesse al finanziamento secondo l’ordine riportato nella graduatoria annuale, fino al 100% della spesa esposta e rimasta a carico dell’Amministrazione proponente. Ovviamente occorre restare nei limiti delle risorse annualmente disponibili e tenere conto di eventuali cofinanziamenti.

Vediamo quali sono gli interventi su edifici pubblici con il PNRR ammessi al programma:

  • Isolamento dell’involucro;
  • Sostituzione di finestre;
  • Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione;
  • ” ” ” ” ” ” con impianti a pompa di calore;
  • ” ” ” ” ” ” con generatori a biomassa;
  • Installazione di impianti di cogenerazione o trigenerazione;
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con boiler a pompa di calore;
  • Installazione di collettori solari termici;
  • Riqualificazione degli impianti d’illuminazione;
  • Installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
  • Installazione di tecnologie di building automation degli impianti termici ed elettrici degli edifici.

Le proposte progettuali devono essere trasmesse entro il 15 Luglio di ciascun anno e devono riguardare:

  • Edifici di proprietà e ad uso della PA. Sono inclusi gli immobili periferici, inseriti nel portale IPer dell’Agenzia del Demanio;
  • Interventi di efficienza energetica indicati nell’APE o nella Diagnosi preliminare. Gli interventi possono essere singoli, combinati e/o compresi in progetti di riqualificazione più estesi.

I bandi sul risparmio energetico

Nei bandi delle PA riguardanti la fornitura di energia (ad esempio l’affidamento per scuole, uffici o ospedali, impianti sportivi, etc.) è necessario dichiarare il consumo dell’edificio, che andrà valutato secondo l’Appendice 12 del Capitolato Tecnico CONSIP.
Con TERMOLOG puoi già da ora calcolare il consumo di riferimento e stampare la relazione di calcolo da allegare al bando CONSIP. È una funzione esclusiva del Modulo DIAGNOSI che supporta ESCO, Energy Manager e tutti i professionisti che si occupano di riqualificazione energetica e riduzione dei consumi degli edifici pubblici.

Diagnosi e risparmio energetico negli edifici?

Innovare la PA con i fondi PNRR

L’attuazione del PNRR rappresenta una sfida a 360° che metterà a dura prova la macchina amministrativa italiana. Dovrà infatti ridurre le latenze temporali ed efficientarne al contempo i processi.
D’altro canto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è anche un volano di innovazione profonda. Esso mette infatti in campo politiche di investimento pubblico senza precedenti.

Gran parte di queste opportunità rappresentano occasioni di lavoro uniche per professionisti e imprese. È indispensabile possedere tutte le competenze. Ed inoltre software sempre aggiornati e con strumenti pensati per riqualificare ogni tipo di edificio.
Con TERMOLOG e TRAVILOG è possibile progettare interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza di edifici pubblici e privati. I software guidano nella scelta degli incentivi disponibili: Superbonus o altre detrazioni.
Ci sono inoltre tanti eventi formativi preziosi e gratuiti come i nostri webinar, che forniscono esempi pratici ed illustrano le procedure corrette per accompagnare le PA nella transizione ecologica o per redigere le pratiche dei bonus fiscali per i clienti privati.

Formazione online con ENEA: come usare i fondi PNRR per riqualificare scuole, ospedali, ALER

Consigliamo di seguire l’incontro organizzato da ISNOVA con ENEA e Logical Soft dedicato alla riqualificazione degli edifici pubblici con i fondi del PNRR.

Approfondimenti:
Per conoscere in dettaglio il PNRR visita il sito “Italia Domani“.
Prova TERMOLOG con il suo MODULO DIAGNOSI in grado di stampare la relazione di calcolo da allegare al bando CONSIP.
Portale 4E di ENEA per l’Efficienza Energetica degli Edifici Esistenti.
Portale PREPAC del GSE- Programma di Riqualificazione Energetica della Pubblica Amministrazione Centrale.

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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