PNRR: i contratti di sviluppo

PNRR: al via ai contratti di sviluppo. Si punta sulle fonti rinnovabili e sulle filiere produttive. Le risorse disponibili ammontano complessivamente ad oltre 3 mld di €, di cui quasi 2 finanziati con il PNRR.

 Al via ai contratti di sviluppo finanziati dal PNRR. Si punta sulle fonti rinnovabili e sulle filiere produttive
Al via ai contratti di sviluppo finanziati dal PNRR. Si punta sulle fonti rinnovabili e sulle filiere produttive

PNRR: i contratti di sviluppo.

Recentemente il MiSE ha reso operativa la misura dei nuovi “contratti di sviluppo” prevista dal PNRR. Tale misura, di fatto, incentiva gli investimenti produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni. Le risorse messe a disposizione sono davvero ingenti: 3,1 miliardi di € di cui 1,7 finanziati con il PNRR stesso e rivolte a diversi settori, tra cui automotive, metalli, chimica, microelettronica, rinnovabili e moda-arredo-design.

Rinnovabili, fotovoltaico e comunità energetiche?

PNRR: i contratti di sviluppo – cosa sono.

Prima di tutto vediamo cosa sono i contratti di sviluppo. Questi strumenti vengono introdotti dall’Art. 43 del D.L. n. 112 del 25 Giugno 2008 e sono già operativi dal 2011. Offrono un mix di finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto, concepiti appositamente per incentivare le politiche industriali nazionali. Possiamo quindi affermare che tali misure rappresentano un sostegno prezioso, che si rivolge ai programmi d’investimento produttivi, strategici ed innovativi di grandi dimensioni (industria in primis).

PNRR: i contratti di sviluppo – le 6+1 filiere strategiche.

Il Decreto che mette a disposizione le risorse PNRR individua in tutto 6 filiere, che definisce “strategiche”:

  1. Automotive;
  2. Design, moda e arredo;
  3. Microelettronica e semiconduttori;
  4. Metallo ed elettromeccanica (cui andrà destinato non meno del 60% del plafond disponibile);
  5. Chimica farmaceutica
  6. Agroindustria.

Alle sei filiere di cui sopra, si aggiunge anche il settore delle rinnovabili, che però appartiene ad una “missione” distinta.

Le missioni di investimento.

A partire dalle 12:00 di Lunedì 11 Aprile 2022 sono state quindi attivate due nuove misure di sostegno/investimento:

  • Missione M1C2 – Investimento 5.2 “Competitività e resilienza delle filiere produttive”.
    Prevista dal D.M. 13 Gennaio 2022. Questa misura è rivolta al rafforzamento delle filiere produttive          strategiche (punti 1-6 del paragrafo precedente), ed è finanziata con 750 milioni di €.
  • Missione M2C2 Investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie”.
    Prevista dal D.M. 27 Gennaio 2022. Questa misura è rivolta alla produzione e stoccaggio di energia            rinnovabile e prevede lo stanziamento di ben 1 mld di €.

PNRR: i contratti di sviluppo – un miliardo alle rinnovabili ed alle batterie.

Nel paragrafo precedente abbiamo visto che il capitolo di investimento per le rinnovabili consta di ben 1 miliardo di €.
Di questo miliardo, verranno destinati rispettivamente:

  • 400 mln di € al fotovoltaico;
  • 100 mln di € all’eolico;
  • 500 mln di € ai sistemi di stoccaggio a batteria.

Le tempistiche per le domande, dove inoltrarle, il principio DNSH.

Le domande relative alla Missione M1C2 (filiere produttive) vanno presentate a partire dalle 12:00 dell’11 Aprile 2022 ma non c’è termine di chiusura dello sportello. Lo sportello relativo alle domande della Missione M2C2 (rinnovabili) chiuderà invece alle ore 17:00 dell’11 Luglio prossimo.

La piattaforma informatica su cui inoltrarle è Invitalia, che ha dedicato una pagina del portale proprio ai contratti di sviluppo. 

Inoltre i progetti di investimento dovranno obbligatoriamente rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm). Tale principio prevede di non arrecare danni all’ambiente, pena la revoca delle agevolazioni. Le modalità di applicazione del DNSH sono stabilite dalla Circolare MiSE n°120820 del 28 Marzo 2022. Esse sono dettagliate nei format di istanza e variano a seconda dell’investimento, della dimensione dell’impresa richiedente e, infine, del settore di intervento.

I contratti di sviluppo rifinanziati dalla Legge di Bilancio.

Le domande che non dovessero possedere i requisiti per accedere a questi due investimenti potranno tuttavia rientrare nella graduatoria ordinaria dei contratti di sviluppo che sono stati rifinanziati con risorse statali dalla Legge di Bilancio. L’istruttoria avverrà in ordine cronologico di presentazione delle domande.
Saranno valutati anche i progetti già presentati ma non avviati alla data del 1° Febbraio 2020 e sospesi per esaurimento risorse, qualora rientrassero nelle filiere individuate.
Sono previsti stanziamenti da 1 miliardo e 370 milioni di €, a partire dal corrente anno 2022 e fino al 2026.

Se anche tu progetti edifici sostenibili

Links:
Missione M1C2 – Investimento 5.2 “Competitività e resilienza delle filiere produttive”
Missione M2C2 Investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie”

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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