Bonus Idrico: cos’è e come richiederlo

Il Bonus Idrico cos’è? Si tratta di una misura a molti sconosciuta ma che consente di ottenere fino a 1.000 € se richiesto entro il 31 Dicembre 2021. Vediamo come richiederlo di preciso.

Bonus Idrico: cos’è e a cosa serve

La progettazione idrotermosanitaria presuppone certamente un’ottima conoscenza della fisica tecnica ed una buona dimestichezza con l’impiantistica. Ma non è tutto. Bisogna anche prestare una grande attenzione alle novità normative, soprattutto quando comprendono contributi e agevolazioni.
Una dote senz’altro apprezzata dai committenti è la proattività, cioè la capacità dei progettisti di proporre cosa fare per ottenere vantaggi, sgravi, bonus ed incentivi di qualunque tipo.
Proprio in quest’ultimo filone si colloca il Bonus Idrico: cos’é? Si tratta di una misura semplice, che guarda alla sostenibilità e mira ad avviare una riduzione degli sprechi idrici. Ogni progettista, quindi, farebbe bene a comunicarlo ai propri clienti, soprattutto perché questo bonus non necessita di procedure tecniche o asseverazioni, come invece già avviene per l’Ecobonus.

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Dalla Legge di Bilancio 2020 ad oggi. Un cammino difficile

Nella Legge di Bilancio 2020, era già presente questa interessante misura, il cosiddetto Bonus Idrico, che sarebbe dovuto entrare in vigore già dal 1° Marzo successivo. Purtroppo, per tempo immemore il bonus è rimasto inspiegabilmente bloccato dalla mancata emissione del relativo Decreto Attuativo.
In realtà questa misura trovava la sua base giuridica già dagli Articoli dal 191 al 193 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e, più in particolare, dalla Direttiva-Quadro per l’azione comunitaria in materia di acque.

Bonus Idrico, cos'è? Scopriamo la misura che riduce i consumi idrici e consente di ottenere fino a 1.000 € se richiesta entro il 31/12/2021.
Bonus Idrico, cos’è? Scopriamo la misura che riduce i consumi idrici e consente di ottenere fino a 1.000 € se richiesta entro il 31/12/2021.

Pronto il Decreto Attuativo: la conferma di Vannia Gava

La buona notizia, data a fine Settembre al CerSAIE direttamente dalla Sottosegretaria per la Transizione Ecologica Vannia Gava, è che il Decreto Attuativo che rende operativo il Bonus Idrico è finalmente pronto.
Il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha infatti firmato lo scorso 27 Settembre il Decreto che definisce modalità e termini per l’ottenimento del Bonus Idrico come previsto nei commi dal 61 al 65 dell’Art. 1 della L. n.178 del 30 Dicembre 2020.
I consumatori hanno quindi tempo solo fino al 31 Dicembre 2021 per beneficiare del contributo di 1.000 € fino ad esaurimento delle risorse. Esse ammontano a 20 milioni di euro. Saranno inoltre evase secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande per le spese sostenute nel corso del 2021.

Bonus Idrico: a quali interventi si rivolge

La misura ha un obiettivo chiaro: ridurre i consumi idrici nelle abitazioni e di conseguenza migliorare l’efficienza dell’impianti idraulici.
L’agevolazione inoltre non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Possono beneficiarne i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza. Il bonus è valido su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Vediamo quindi quali sono gli interventi ammessi dal Bonus Idrico:

  • fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico. Comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina. Compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto. Inclusi inoltre i soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto. Il tutto comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Bonus Idrico: come richiederlo

Sul sito del Ministero della Transizione Ecologica si ricorda che si può richiedere il bonus una sola volta, per un solo immobile, per gli interventi di efficientamento idrico.
Per ottenere il rimborso, è necessario presentare istanza registrandosi su una piattaforma accessibile dal sito ministeriale, previa autenticazione accertata attraverso SPID, o tramite CIE (Carta d’Identità Elettronica).

All’atto della registrazione, il beneficiario fornisce le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione:

  • nome, cognome, CF del beneficiario;
  • importo della spesa sostenuta per cui si richiede il rimborso;
  • quantità e specifiche della posa in opera o installazione;
  • schede tecniche, per ogni elemento sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, con specifica della portata massima (litri/minuto) del prodotto acquistato;
  • identificativo catastale dell’immobile per cui è stata presentata istanza di rimborso;
  • di non avere usufruito di altre agevolazioni fiscali per le medesime spese;
  • coordinate del conto corrente bancario/postale (IBAN) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
  • indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
  • attestazione ai sensi del DPR 445/2000 del richiedente (ove non proprietario o comproprietario) degli estremi del contratto da cui trae titol;
  • attestazione ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato con nome, cognome e CF, della volontà di fruire del predetto bonus;

All’istanza di rimborso verrà allegata copia della fattura o della documentazione commerciale.

Bonus Idrico: non è ancora online il portale dedicato e viene già richiesta la proroga

Considerando il ritardo nell’emissione del Decreto Attuativo e gli indubbi vantaggi che questo bonus porta con sé in termini di sostenibilità, le associazioni di categoria e Confindustria chiedono a gran voce che la misura venga prorogata nella prossima Legge di Bilancio. Questo garantirebbe un risparmio che, a regime, si ipotizza possa essere di circa 415 milioni di mc di acqua potabile, numeri di tutto rispetto.

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Approfondimento:
FAQ sul Bonus Idrico 2021 del MITE

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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