Con il Superbonus è necessario valutare anche la prestazione acustica dell’edificio? Sì, gli interventi trainanti di isolamento termico e sostituzione dell’impianto, infatti, modificano le prestazioni acustiche delle facciate. Scopriamo di seguito come contenere le emissioni sonore in caso di Superbonus .
Di Superbonus e acustica se ne parla ancora troppo poco. Eppure gli interventi devono rispondere a un duplice obiettivo:
- migliorare l’efficienza energetica secondo il Decreto Requisiti Tecnici;
- soddisfare i requisiti acustici passivi secondo il DPCM 05/12/1997 sui degli edifici.
In questo articolo esaminiamo le interpretazioni ufficiali e facciamo il punto su acustica e riqualificazione.
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Superbonus e acustica nelle riqualificazioni
Quali sono i riferimenti legislativi che obbligano al rispetto delle prestazioni acustiche in Superbonus? Sappiamo che il rumore è senz’altro una delle cause più frequenti di contenziosi in ambito edilizio. Eppure, nella riqualificazione, i requisiti acustici vengono spesso trascurati.
Leggiamo quindi la norma. Nel 2014, ben prima del Superbonus, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici scriveva:
Per accedere al Superbonus è necessario eseguire almeno un intervento trainante. Consideriamo, ad esempio, l’isolamento termico o il cambio dell’impianto. Entrambi, secondo il DPCM 05/12/1997, rientrano negli obblighi di valutazione degli indici acustici.
Fare il cappotto termico alla facciata del condominio significa modificare le prestazioni acustiche della parete. Di conseguenza, sarà necessario abbinare al progetto energetico il miglioramento degli indici di potere acustico fonoisolante.
Superbonus e acustica per le singole unità
È importante osservare inoltre che anche le singole unità, e non solo i condomini, hanno obblighi acustici da rispettare. Citiamo a riguardo il parere ufficiale rilasciato dal Ministero dell’ambiente a luglio 2020. Il Ministero si sofferma sugli interventi di riqualificazione per le singole unità immobiliari e l’applicazione del Decreto sull’acustica.
In sostanza, quando si riqualifica bisogna migliorare o comunque mantenere il livello delle prestazioni acustiche preesistenti.
Secondo il Ministero dell’Ambiente, solo gli edifici in ristrutturazione parziale costruiti prima del 1997 hanno la possibilità di derogare.
In Regione Lombardia l’acustica è un obbligo di Legge
La Regione Lombardia invece non lascia dubbi. In caso di riqualificazione, l’acustica deve essere sempre oggetto di valutazione. La Legge 13/2001, recentemente rivista per gli edifici nZEB, definisce proprio al comma 1 come comportarsi in caso di riqualificazione:
Ne consegue che il progetto acustico deve accompagnare qualunque intervento di riqualificazione che modifichi le prestazioni acustiche. Citiamo, a titolo d’esempio, i più frequenti: isolamento, cappotto termico, sostituzione dei serramenti ed anche interventi sugli impianti.
In conclusione possiamo affermare che, ai fini del Superbonus, l’acustica è fondamentale. Tutti i documenti richiesti per le pratiche urbanistiche, comprese le relazioni acustiche, sono parte di quella verifica di conformità documentale che potrebbe essere attuata dall’Agenzia delle Entrate sui beneficiari delle detrazioni fiscali. Cosa significa? Per ottenere gli incentivi fiscali bisogna considerare sempre tutti gli ambiti della riqualificazione in modo integrato e con strumenti software affidabili: l’efficienza energetica con TERMOLOG, la sicurezza sismica con TRAVILOG ma anche l’antincendio e l’acustica con ACUSTILOG.
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Ingegnere Edile, esperta in analisi energetica degli edifici e product manager del software TERMOLOG di Logical Soft.
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