Emendamenti Superbonus approvati

La Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nella recente seduta del 27 Marzo scorso, ha ultimato l’esame del D.D.L. di conversione del D.L. n. 11/2023. Tra gli emendamenti approvati per il Superbonus c’è la proroga al 30 settembre per le villette e la possibilità di spalmare i crediti in 10 anni.

Emendamenti Superbonus approvati: proroga unifamiliari

Il primo emendamento approvato riguarda gli edifici unifamiliari (le cosiddette “villette”) ed anche tutte le unità indipendenti in contesti di edifici plurifamiliari che al 30/09/2022 abbiano completato il 30% dei lavori.
La proroga, sposta la scadenza del 31 Marzo 2023 al 30 Settembre 2023. Questo è quindi il termine ultimo per poter beneficiare dell’aliquota del 110%.

Emendamenti Superbonus approvati: comunicazione tardiva all’AdE

Analizziamo ora il secondo emendamento approvato. Chi non avesse chiuso il contratto di cessione dei crediti entro il 31 Marzo 2023 può effettuare la comunicazione tardiva all’Agenzia delle Entrate (AdE) con “remissione in bonis” entro il 30 Novembre 2023, corrispondendo una semplice sanzione di 250 €.
La “remissione in bonis” permette ai contribuenti di sanare il tardivo, o omesso, invio di comunicazioni che danno accesso ai benefici fiscali o ai regimi opzionali entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile (Art. 2, C. 1, D.L. 16/2012).
Tale possibilità è però circoscritta al caso in cui la cessione fosse effettuata a favore di:

• banche ed intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’Art. 106 del TUB
• società appartenenti a un gruppo bancario iscritto al relativo albo
• oppure, società assicurative regolarmente autorizzate ad operare in Italia.

Emendamenti Superbonus approvati: crediti utilizzabili in 10 anni

Vediamo adesso il terzo emendamento approvato. Questo introduce la possibilità di spalmare i crediti dei bonus edilizi per i quali le cessioni o gli sconti siano stati comunicati entro i termini del 31 Marzo 2023, su un arco temporale di 10 anni.

IACP, ONLUS e terzo settore

Il quarto emendamento approvato esclude dal blocco delle cessioni dei crediti:

• gli Istituti per le Case Popolari (IACP):
• le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS) 
• e gli operatori del cosiddetto “terzo settore“.

Rappresentano l’insieme degli enti privati che, senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività di interesse generale. Dalla tutela ambientale, alla cultura, ai servizi sanitari, all’assistenza ai disabili.
L’esclusione del blocco riguarda anche i lavori sugli immobili colpiti dagli eventi sismici successivi al 1° Aprile 2009.

Emendamenti Superbonus approvati: compensazione tra debiti e crediti

Il quinto emendamento approvato inserisce un ulteriore correttivo. Si puntualizza infatti che, per i crediti fiscali dei bonus edilizi, la compensazione potrà avvenire anche tra debiti e crediti nei confronti di enti impositori diversi.

Emendamenti Superbonus approvati: emissione BOT decennali

Analizziamo ora il sesto emendamento approvato. Si consente a banche, intermediari finanziari ed assicurazioni che avessero esaurito la propria capienza fiscale di fruire dei crediti (fino al 10% dei crediti scontati annualmente) per sottoscrivere emissioni di Buoni del Tesoro (BOT) poliennali da 10 anni.
La misura vale per gli interventi effettuati fino al 2022. Il primo utilizzo invece può essere fatto riguardo alle emissioni effettuate dal 1° Gennaio 2028.

La responsabilità solidale

Il settimo emendamento approvato prevede per tutti i cessionari che acquistano crediti d’imposta da un istituto di credito (banca), da una società di un gruppo bancario o da una società quotata, l’esclusione per Legge dalla responsabilità solidale tra cedente e cessionario. Questo a condizione che l’istituto rilasci un documento di attestazione di possesso dei documenti di verifica del credito.