Bonus Facciate e lavori non ultimati: cosa fare

Bonus Facciate e lavori non ultimati: cosa fare con i SAL ed i pagamenti per poter fruire dell’agevolazione fiscale senza sorprese.

Bonus Facciate: tutti in attesa della nuova Legge di Bilancio.

Per comprendere veramente gli scenari futuri circa le agevolazioni fiscali ed i bonus edilizi, dobbiamo aspettare la nuova Legge di Bilancio 2022. Ma il 27 ottobre ha preso forma la prima vera bozza della manovra che il presidente del Consiglio Draghi e il Ministro dell’Economia e Finanze Franco MEF) portano sul tavolo del consiglio dei Ministri per la discussione. Evidenziamo in particolare due notizie:

  1. Si va verso la proroga del Superbonus 110% anche per le villette unifamiliari e fino a 4 u.i dal 30 giugno al 31 dicembre 2022, seppure con un tetto ISEE di 25mila euro.
  2. Il Bonus Facciate potrebbe non essere stralciato ma passare dal 90% al 60%.

Nell’attesa di una conferma definitiva come dobbiamo dunque comportarci? In particolare, quali sono ad oggi le indicazioni ufficiali per fruire dei bonus attuali, tenendo conto delle imminenti scadenze di fine anno?

All’interno di questo articolo i lavori che sono stati svolti durante l’anno 2021. Per capire invece come gestire i lavori non completati nel 2022 vi rimandiamo a questo articolo.

Bonus Facciate: cosa fare se al 31 Dicembre 2021 i lavori non fossero ancora ultimati.

La risposta all’interrogazione parlamentare del MEF dello scorso 7 Luglio 2021 n. 5-06307 non lascia molti dubbi. Per il Bonus Facciate, ma più in generale per le detrazioni edilizie che agevolano spese sostenute per interventi (non quindi per l’acquisto di immobili), è che le spese di esecuzione lavori siano pagate entro il 31 Dicembre 2021.
Quindi se io contribuente privato sostenessi entro il 31/12/2021 spese per lavori relativi al Bonus Facciate non ancora completamente eseguiti a tale data, avrei diritto a beneficiare della detrazione IRPEF. La condizione essenziale è che i lavori pagati si concludano.

Bonus Facciate 90%: che fare se al 31 Dicembre 2021 i lavori non fossero ancora ultimati.
Bonus Facciate 90%: che fare se al 31 Dicembre 2021 i lavori non fossero ancora ultimati.

E per il Superbonus 110?

Ne abbiamo già parlato qui. I requisiti minimi richiesti sono:

  • raggiungere uno Stato Avanzamento Lavori pari ad almeno il 30% dell’intervento globale;
  • il SAL di cui sopra debba essere raggiunto entro la fine dell’anno in cui si sono sostenute le spese che danno diritto alla detrazione.

Bonus Facciate e lavori non ultimati: cosa fare entro il 31 Dicembre 2021.

Tutto parte dalla risposta all’interpello 903-521/2021 fornita dalla Direzione Regionale Liguria dell’Agenzia delle Entrate. Ne abbiamo anche già fatto accenno qui. La possibilità di cedere il credito del Bonus Facciate non è fortunatamente condizionata al raggiungimento di uno stato avanzamento lavori (SAL). Questo perché il bonus del 90% matura – e può quindi essere ceduto – in relazione agli importi pagati entro il 31 Dicembre.

Il documento della DRE Liguria conferma la possibilità di beneficiarne in conformità al criterio di cassa. Basterà pagare entro il 31/12/2021 la quota del 10% che resta applicando lo sconto in fattura, indipendentemente dallo stato di avanzamento dei lavori che si potranno completare successivamente.

Bonus Facciate e lavori non ultimati: la parola del sottosegretario del MEF.

A confermare l’anticipazione di pagamento entro il 31 Dicembre è il sottosegretario Federico Freni. Nella sua dichiarazione lascia facoltà di continuare i lavori anche nel 2022:
“Si conferma che è possibile optare per lo sconto in fattura anche laddove per gli interventi agevolabili con il bonus facciate non sia previsto un pagamento per stati di avanzamento lavori. Qualora non siano previsti SAL, può essere esercitata l’opzione per il cosiddetto sconto in fattura, facendo riferimento alla data dell’effettivo pagamento, ferma restando la necessità che gli interventi oggetto dell’agevolazione siano effettivamente realizzati”.

Bonus Facciate e lavori non ultimati: la risposta del MEF all’interrogazione parlamentare.

Cosa dice il Ministero delle Finanze? Nel chiarimento all’interrogazione n. 5-06751 del 20/10/2021 si ribadisce che la norma contenuta nel comma 1-bis dell’art. 121 del DL 34/2020 secondo cui
“L’opzione (…) può essere esercitata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori”
deve
“essere intesa come facoltà del contribuente di esercitare l’opzione anche in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori e, dunque, come una mera eventualità, disciplinata dalla norma, che non pregiudica la possibilità di esercitare la suddetta opzione, qualora non siano previsti stati di avanzamento dei lavori ammessi alla agevolazione, ferma restando, tuttavia, la necessità che gli interventi oggetto dell’agevolazione siano effettivamente realizzati”.

Il Ministero dell’Economia e Finanza conferma quindi l’orientamento della DRE Liguria di AdE. E’ possibile optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura delle spese che sono state sostenute entro il 31 Dicembre 2021. Questo nel caso in cui per gli interventi agevolabili con il bonus facciate non sia espressamente previsto un pagamento per SAL.

Bonus Facciate: attenzione ai SAL concordati!

La risposta del MEF fa emergere tuttavia, pur se in modo indiretto, un’altra importante considerazione. Se le parti concordano che il pagamento debba avvenire secondo dei SAL, si può ritenere che quella che il Ministero chiama mera eventualità sia consolidata. Pertanto, in questo caso specifico, la cessione del credito o lo sconto in fattura potranno esserci a una condizione. Con il pagamento deve esserci anche uno Stato di Avanzamento Lavori che corrisponde alla cifra fatturata e bonificata.

Bonus Facciate: esula dalla normativa semplificata.

Vale infine la pena di ricordare ai nostri lettori che il Bonus Facciate esula dalla CILAS. Spetterà quindi ai tecnici incaricati dai committenti di provvedere a valutare la fattibilità dell’intervento, pena l’inammissibilità della detrazione. Il Bonus Facciate segue quindi le normali procedure edilizie previste dal DPR 380/01, così come fanno le altre detrazioni fiscali “tradizionali”: il Bonus Ristrutturazioni 50%, l’Ecobonus 65% ed il Sismabonus ordinario.

Quale agevolazione fiscale richiedere per il tuo edificio?

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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