Revisione NTC 2018 e Nuovo Codice Appalti: le novità 2023

Dallo scorso 23 Marzo è in vigore la Revisione delle NTC del 2018 mentre dal 1° Aprile, invece, è operativo il Nuovo Codice Appalti. Vediamo assieme le principali novità introdotte dai testi in questo anno di grandi novità normative per il settore delle costruzioni.

Revisione NTC 2018 e Nuovo Codice Appalti: le novità del 2023
Revisione NTC 2018 e Nuovo Codice Appalti: le novità del 2023

Revisione NTC 2018 e Nuovo Codice Appalti: norme già in vigore

Le NTC 2018 definiscono i principi per progetto, esecuzione e collaudo delle costruzioni e ne forniscono i criteri generali di sicurezza. In particolare esse precisano quali azioni devono essere considerate in fase di progetto, definiscono, inoltre, le caratteristiche di materiali e prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti di sicurezza strutturale delle opere.
Il Decreto MIT 9 Marzo 2023, recante il titolo “Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni” rappresenta una modifica ed integrazione al precedente Decreto 17 Gennaio 2018 (NTC 2018). È presente sulla Gazzetta Ufficiale n°69 del 22/03/2023 ed è entrato in vigore il giorno successivo, ossia il 23 Marzo scorso.

Il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 31 Marzo 2023 n.36) è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 77 del 31 Marzo 2023 – Suppl. Ordinario n. 12/L ed è quindi entrato in vigore a partire dallo scorso 1° Aprile 2023.
Esso riorganizza in modo sistematico la disciplina degli Appalti Pubblici, estende la digitalizzazione all’intero ciclo di vita dell’appalto, abbandona le LLGG dell’ANAC e conferisce centralità a svariati principi generali, eliminando l’approccio della scorsa versione che richiedeva l’approvazione dei suoi Decreti Attuativi a posteriori.

Il Codice degli Appalti rappresenta la normativa che disciplina gli acquisti pubblici ed ha pertanto un forte impatto, in termini macroeconomici, sia sulla spesa pubblica sia sul contenimento del debito.
Il nuovo Codice risulta più snello e subito applicabile grazie all’ausilio di numerosi allegati di completamento, che rappresentano una delle novità più eclatanti di questa nuova versione.

Calcolo strutturale e NTC 2018: resta aggiornato!

Revisione NTC 2018: le novità del Decreto 9 Marzo 2023

Il testo delle NTC, pur rinnovato, è stato rivisto parzialmente ed in modo non significativo. Le integrazioni e gli aggiornamenti contenutistici si limitano infatti ad una proroga temporale, ad una modifica relativa ai giunti di dilatazione stradali ed alla sospensione  pro-tempore dell’uso dei tiranti geotecnici passivi.

Revisione NTC 2018: proroga dell’applicazione delle normative previgenti

La prima modifica riguarda l’Art. 2 del D.M. 17 Gennaio 2018.
Per OOPP – o per lavori di pubblica utilità – in corso di esecuzione, per i contratti pubblici di lavori già affidati e per i progetti definitivi/esecutivi già affidati prima della data di entrata in vigore delle NTC 2018 varia il periodo di riferimento entro cui è possibile applicare le previgenti norme tecniche per le costruzioni fino alla fine lavori ed al collaudo statico degli stessi
Prima dell’entrata in vigore del Decreto 9 Marzo 2023 il periodo di riferimento era fissato a 5 anni. La revisione delle norme aumenta questo periodo a 7 anni.

L’Art. 2, C. 1 del Decreto 17 Gennaio 2018 diventa quindi:

«Con riferimento alla seconda e alla terza fattispecie del precedente periodo, detta facoltà è esercitabile solo nel caso in cui la consegna dei lavori avvenga entro sette anni dalla data di entrata in vigore delle norme tecniche per le costruzioni di cui all’Articolo 1».

Revisione NTC 2018: sospeso il punto 11.4.2 sui giunti di dilatazione stradali

Il nuovo Decreto del 9 Marzo scorso, in pratica, integra l’Art. 2 del precedente Decreto del 2018 con il Comma 1-bis che sospende fino al 22 Marzo 2025 l’applicazione del punto 11.4.2 sui giunti di dilatazione stradale.
Si prevede pertanto l’applicazione delle indicazioni contenute al Punto C) del §11.1 (identificazione e qualificazione di materiali e prodotti per uso strutturale) sulla base della Linea Guida di Benestare Tecnico Europeo ETAG 032. Questo vale anche per le modalità di esecuzione delle prove di accettazione dei materiali.

Revisione NTC 2018: sospeso il punto 11.5.2 sui tiranti di ancoraggio geotecnici passivi

L’ultima integrazione si riferisce al Comma 1-ter all’Art. 2 del il Decreto 17 Gennaio 2018 in cui è disposta la sospensione fino al 22 Marzo 2025 del punto 11.5.2 circa i tiranti di ancoraggio di tipo passivo per uso geotecnico.

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Nuovo Codice Appalti: perché proprio adesso?

Per ottemperare agli impegni che l’Italia si è assunta all’atto di presentazione del PNRR, di cui una delle riforme annunciate era proprio quella del Codice Appalti, si aggiunge la necessità di adeguare il Codice alla giurisprudenza della Corte Costituzionale ed a quella della Corte di Giustizia Europea. Questo anche per evitare l’avvio di eventuali procedure d’infrazione da parte della Commissione UE e giungere alla risoluzione delle procedure avviate.
È prevista una fase transitoria (dal 1 Aprile al 30 Giugno 2023) in cui il precedente Codice Appalti, pur abrogato, continuerà ad essere applicato. Dopo il 1° Luglio il D.Lgs 50/2016 (abrogato) potrà essere applicato soltanto ai procedimenti “in corso”.

Nuovo Codice Appalti: autoesecutività e principi generali

L’autoesecutività
La prima apprezzabile novità di questo Nuovo Codice è la sua autoesecutività. Significa che – come già accennato poco sopra – nel Codice è previsto il rinvio a ben 35 allegati, già tutti pubblicati assieme al Codice, che consentono la padronanza dell’intero corpo normativo, senza dover attendere mesi – o anni – prima dell’adozione di provvedimenti attuativi.
Relativamente al precedente Codice, va sottolineato che circa la metà delle previste Linee Guida ANAC non abbiano mai visto la luce.

I Principi Generali

I primi 11 Articoli del nuovo testo sono stati definiti “Principi Generali” e sono la base su cui imbastire ogni possibile gara o procedura. Essi sono gli strumenti che consentono di definire in modo completo e corretto ogni gara. Permettono di dirimere i possibili conflitti fra norme ed ottenere il risultato maggiormente tutelante per l’interesse della P.A. Vediamone alcuni di seguito.

Il Principio del Risultato (Art. 1)

Il principio del risultato è l’interesse pubblico primario che le stazioni appaltanti devono prefiggersi affidando il contratto e vigilando sulla sua esecuzione con la massima tempestività ed il miglior rapporto qualità/prezzo. Tutto questo deve sempre essere fatto, ovviamente, entro i principi di legalità, trasparenza e concorrenza.

Il Principio della Fiducia (Art. 2)

L’attribuzione e l’esercizio del potere nel settore dei contratti pubblici si fonda sul principio della reciproca fiducia nell’azione legittima, trasparente e corretta dell’amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici.
Questo principio serve a smantellare la cosiddetta burocrazia difensiva, che si traduce nella cosiddetta paura della firma.
Importante è quindi la distinzione della responsabilità amministrativa tra la colpa grave – che prevede la violazione di regole e/o l’omissione delle cautele ordinarie – e ciò che invece non può ritenersi tale: la violazione o l’omissione determinata dal riferimento a indirizzi giurisprudenziali prevalenti o a pareri delle autorità competenti.

Il Principio dell’Accesso al Mercato

Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti favoriscono, in ottemperanza alle modalità indicate dal Codice, l’accesso al mercato degli operatori economici. Sempre nel rispetto dei principi di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, pubblicità e trasparenza e proporzionalità.

La Conservazione dell’Equilibrio Contrattuale

Qualora sopravvenissero circostanze imprevedibili e straordinarie, estranee alla normale incertezza, all’ordinaria fluttuazione economica e al rischio di mercato, tali da alterare in modo rilevante l’originario equilibrio contrattale, la parte svantaggiata, che non abbia volontariamente assunto il relativo rischio, ha diritto alla rinegoziazione secondo buona fede delle condizioni contrattuali.

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Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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