FAQ n°: 002

Qual è la procedura corretta per dimensionare le fondazioni di una struttura tridimensionale?

Nel paragrafo 7.2.5 delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018, si asserisce che 'Sia per CD“A” sia per CD“B” il dimensionamento delle strutture di fondazione e la verifica di sicurezza del complesso fondazione-terreno devono essere eseguiti assumendo come azione in fondazione, trasmessa dagli elementi soprastanti, una tra le seguenti:
- quella derivante dall’analisi strutturale eseguita ipotizzando comportamento strutturale non dissipativo (v. § 7.3 NTC2018);
- quella derivante dalla capacità di resistenza a flessione degli elementi (calcolata per la forza assiale derivante dalla combinazione delle azioni di cui al § 2.5.3 NTC2018), congiuntamente al taglio determinato da considerazioni di equilibrio;
- quella trasferita dagli elementi soprastanti nell’ipotesi di comportamento strutturale dissipativo, amplificata di un coefficiente pari a 1,30 in CD“A” e 1,10 in CD“B”

La procedura più appropriata potrebbe essere quella di condurre un'analisi sismica dinamica modale  ipotizzando fattore di comportamento q=1,5 per garantire un comportamento non dissipativo delle fondazioni come indicato nel primo punto.
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