FAQ n°: 006

E' necessario che si modellino sempre tutti i tramezzi interni?

La risposta che possiamo dare a questa domanda dipende dal tipo di analisi energetica che si sta svolgendo con TERMOLOG e dall'accuratezza del modello che si vuole ottenere. Risparmiare sul disegno dei tramezzi interni può essere una soluzione quando si desidera eseguire un'indagine rapida dell'edificio oppure per edifici particolarmente grandi, dove la numerosità delle dispersioni può rendere difficile la gestione del modello. In tutti gli altri casi il disegno completo dei tramezzi è certamente più versatile e preciso. 
Vediamo nel dettaglio le specifiche per le analisi energetiche:   

  • Modello per la CERTIFICAZIONE ENERGETICA. 
Per l'APE di un edificio esistente si utilizza il metodo di calcolo tabellare della Capacità termica, ovvero si valuta l'inerzia complessiva attraverso un valore di capacità tabellato che verrà moltiplicato automaticamente da TERMOLOG per l'area capacitiva. In questa area non vengono inseriti i divisori tra locali quindi, per la certificazione energetica può essere possibile non disegnare i tramezzi interni. 
Se non si tracciano i tramezzi interni però:
  • nel disegno in input grafico si deve introdurre una sola area di locale che rappresenta l'intero appartamento: se non si disegnano i tramezzi interni non è comunque corretto disegnare i locali perché le strutture disperdenti non sono suddivise sui singoli locali. 
  • è necessario correggere la superficie utile di zona. Nel menù Zone si dovrà togliere l'impostazione dalla voce "Ricava le dimensioni geometriche dall'input grafico" ed introdurre la superficie utile corretta: un valore importantissimo per determinare gli indici di prestazione. 
Nella certificazione di edifici nuovi si consiglia comunque e sempre di suddividere in locali e tracciare i tramezzi interni. 

  • Modello per il SUPERBONUS
In generale per i modelli energetici dedicati alle valutazioni sugli incentivi fiscali vale quanto appena indicato per la certificazione energetica. Un ulteriore consiglio che possiamo dare è: in una prima fase di studio di fattibilità del modello è possibile creare un ambiente unico non suddiviso dai tramezzi per affrontare rapidamente la fase di determinazione dei possibili interventi migliorativi; una volta fatto uno studio rapido di fattibilità si consiglia di aumentare la precisione del modello: il Superbonus infatti è un'analisi energetica che incontra certificazione energetica e progetto. 

  • Modello per il PROGETTO o la DIAGNOSI ENERGETICA
Per affrontare il progetto di un edificio o il progetto di riqualificazione a valle di una diagnosi, consigliamo di tracciare sempre i tramezzi e suddividere la zona termica nei locali che la costituiscono. Questo garantisce la possibilità di valutare gli scambi termici o i carichi termici di picco per ogni stanza e fare valutazioni approfondite sul progetto. 

  • Modello per l'ANALISI DINAMICA
Nel caso di analisi dinamica molto dipende dal modello energetico. Sicuramente è necessario suddividere in zone termiche e non affrontare l'analisi introducendo tutte le dispersioni in una unica zona: questa seconda modalità di lavoro aumenta considerevolmente i tempi di calcolo e non si accorda con le ipotesi base dell'analisi dinamica per cui la temperatura calcolata corrisponde alla temperatura dell'intera zona termica. In generale è possibile fare analisi dinamica anche sui singoli locali, una opportunità importante per poter studiare carichi invernali ed estivi all'interno dei singoli ambienti. Consigliamo in questo caso di valutare la fattibilità in funzione della dimensione del modello. 
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